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Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Note
L’attribuzione del testo poetico a Francesco Algarotti è ipotetica.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
T, Sacra ad amore ombrosa selva antica
T, Dell'amor tuo del rigor mio
T, Non fu giammai così indiscreto amante
T, Deh non già di ferro gravi
Trascrizione del testo poetico
Sacra ad Amore ombrosa selva antica
Che degl’amanti la tristezza dolce
Del silentio nel seno ascondi e nutri,
A’ miei lunghi lamenti
Non più risponda l’eco tua dogliosa
Ma festiva e giocosa
omai ripeta i miei giulivi accenti.
Fra i cupi orrori tuoi
Nel bel tuo fosco labirinto guidò
La bella Filli impietosito amore.
Quel ch’ella già sapea
E non udito avea
Ben tante volte e tante
Le ridissi e il miglior diceva il core.
Le gratie ingenue e la pietà la lingua
A una dolce risposta le snodaro,
Era degl’occhi il lume a terra fiso
E un bel rossor le colorava il viso.
Dell’amor tuo
Del rigor mio
Se m’ami oh dio
Non mi parlar più caro.
Troppo saria
A tanta fede
Negar mercede
Ahi troppo amaro.
Non fu giammai così indiscreto amante
Sulle rive di Senna o di Garonna
Che il celeste piacer ridir potesse.
Tu sempre mai fresch’erba
La bella traccia del bel fianco serba
E il bel secreto. Tu selva felice
Fra gli amanti sia tu sempre famosa,
Tempio d’Amor di Venere ritiro
A te conduca Amor suoi fidi servi,
Qualor nel bel disordine d’un volto
Sperar lor fa del lor soffrir mercede
O qualor cerca un solitario asilo
Di pace altar doppo lor dolci guerre
D’un nulla figlie e di piaceri madri
E se scure fia mai le belle piante
Che dal natio terren recida e duella
Ad amor comode e grate
Vivan mai sempre in forma ancor più bella.
Deh non già di ferro gravi
Fatte navi
Vadan l’ira d’Aquilone
A sfidare in alto mar,
Ma di piacer barchette
Ma vadan gondolette
Ne’ canali di Citera
O di Pafo a navigar.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Martini
collocazione FF.171.1
Scheda a cura di Nastasja Gandolfo