Scheda n. 4673

Tipo record

Scheda singola

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1709

Titolo

La libertà contenta / Cantata à 2. Voci Con Strom.ti / Del Sig.r Antonio Caldara / Clori e Tirsi

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Caldara, Antonio (1671c-1736)

Pubblicazione

Roma : copia, 1709

Descrizione fisica

1 partitura (55 c.) ; 265x200 mm

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano, contralto, 2 violini e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: all.o assai- ad.o(sinfonia, fa maggiore, c)
1.2: Minuèt all.o(sinfonia, fa maggiore, 3/8)
2.1: (recitativo, c)
Tirsi, Clori, E quando cessarete affanni miei?
3.1: all.o(aria, si♭ maggiore, 3/8)
Clori, Servo ancor io
4.1: (recitativo, c)
Tirsi, Un alma innamorata
5.1: and.e(aria, fa maggiore, c)
Tirsi, Fra lacci e catene
6.1: (recitativo, c)
Clori, Sventurata quel core
7.1: all.o(aria, la maggiore, 2/4)
Clori, Quell’ Augelletto
8.1: (recitativo, c)
Tirsi, Non può cangiar desire un fido amante
9.1: (aria, mi maggiore, 3/8)
Tirsi, Vola la Luccioletta
10.1: (recitativo, c)
Clori, Tirsi, Son folle son chimere
11.1: and.e(aria, re maggiore, c)
Clori, Vuol ch’avvampi alla sua face
12.1: (recitativo, c)
Tirsi, Clori, Gran pregio nell’amore è la costanza.
13.1: all.o(aria, la minore, 2/4)
Tirsi, La Tortorella
14.1: (recitativo, c)
Tirsi, Clori, Quanto invidio tua sorte, o bella Clori
15.1: all.o(duetto, fa maggiore, 3/8)
Clori, Tirsi, Che bel contento

Trascrizione del testo poetico

T: E quando cessarete affanni miei?
C: Tirsi sempre ti lagni?
T: Ah tu non sei Clori vezzosa, e bella
Come servo son io d’Amore ancella.

Servo ancor io
Al cieco Dio
Ma questo core
Non vuol penare.
Se tal or sento
Pena e tormento
Affetto e amore
Io so cangiare.

Un’alma innamorata
Vive sempre agitata
Da mille cure e mille
E d’ardenti faville
Avvampa il core ed ha tra i lacci il seno,
Ne mai di libertà gode il sereno.

Fra lacci e catene
Fra il gelo e l’ardore
Languendo men vo.
Un’ombra di bene
Sospira il mio core
E averla non può.

Sventurata quel core
Che quando soffre pena
Non sa del crudo amore
Frangare i lacci rei l’empia catena
Son amante ancor io
Ma sol di libertà pasco il desio.

Quell’ Augelletto
Che lieto vola
Ha per oggetto
La libertà.
Se il ben ch’egli ama
A lui s’invola
Ei cerca e brama
Altra beltà.

Non può cangiar desire un fido amante
Che vanta il pregio d’un amor costante
E dove ei volge il piede
Lo segue amore e con amor la fede.

Vola la Luccioletta al colle al prato
E sempre porta seco il foco ardente.
Se parte o posa un core innamorato
Non l’abbandona mai l’ardor ch’ei sente.

C: Son folle son chimere
De i forsennati amanti
Legar il suo volere,
Per viver sempre in pene
E sempre in pianti.
T: Ha troppo forza amore
Per vincer l’alme e incatenar il core.

Vuol ch’avvampi alla sua face
Ogni core il Nume arcier.
Basta a lui d’aver seguace
Né gli spiace quando s’ama,
Che si cangi affetto e brama
Sol che s’ami e suo piacere.

T: Gran pregio nell’amore è la costanza.
C: E un pregio bello solo in Lontananza
Quando gl’amanti cori
Perdon di libertade i bei tesori.

La Tortorella
Dogliosa e mesta
Per la foresta
Cerca il suo bene.
S’altri le chiede
Amore e fede
Ella risponde
Tu non sei quella.

T: Quanto invidio tua sorte, o bella Clori
C: Io della mente tua piango gl’errori
T: Io mesto a tutte l’ore
Dirò che nell’amore
Perder la libertade è un gran tormento
C: Io lieta a tutte l’ore
Dirò che nell’amore
Goder la libertade è un bel contento.

C: Che bel contento
È nel godere
La libertà. //
T: Che gran tormento
È non godere
La libertà.
C: Festeggia il core
Che nell’amore
Lacci non ha. //
T: Pena quel core
Che nell’amore
Tra lacci sta.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

D-MÜs - Münster - Santini-Bibliothek (in D-MUp)
collocazione Sant. Hs. 770

Scheda a cura di Magdalena Boschung
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