Scheda n. 4593

Tipo record

Scheda singola

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1713

Titolo

Sù quel Muscoso Sasso / Cantata à 2. Con Violini Filli e Dori / Del Sig.r Antonio Caldara

Presentazione

Parte o set di parti

Legami a persone

compositore: Caldara, Antonio (1671c-1736)

Redazione

Roma : copia, 1713

Descrizione fisica

2 parti ; 275x200 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

2 parti - V 1, V 2 e bc, vl 1 e 2 Parti staccate mancanti: 21, 8f.

Titolo uniforme

Organico

Soprano, contralto, 2 violini e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: all.o, ad.(sinfonia, la minore, c)
1.2: all.o(sinfonia, la minore, c/)
2.1: (recitativo, c)
3.1: (aria, la maggiore, 2/4)
4.1: (recitativo, c)
5.1: all.o(aria, sol maggiore, 3/4)
6.1: (recitativo, c)
7.1: (aria, si♭ maggiore, 3/8)
8.1: (aria, fa maggiore, 3/8)
9.1: (recitativo, c)
10.1: all.o(aria, sol maggiore, c/)
11.1: (recitativo, c)
12.1: all.o(aria, re minore, c)
13.1: (recitativo, c)
14.1: (duetto, la minore, 2/4)

Trascrizione del testo poetico

<i>Filli</i>
Su quel muscoso sasso,
Or che declina all’occidente il sole
Che fai Dori vezzosa.
<i>Dori</i>
Sai che le pastorelle
Sogliono su quest’ore
Unirsi lungo questa verde sponda
Finche i raggi del sole entrin nell’onda.
<i>Filli</i>
E’il pastorel Fileno
Non segui le tue piante?
Raro su queste arene
Senza il vago Filen Dori sen’ viene.
<i>Dori</i>
Forse il tuo cor n’è amante
E gelosia lo punge?
<i>Filli</i>
Per Fileno il mio core
Non arde più d’amore.
<i>Dori</i
L’amasti dunque, e più non l’ami! Ah Fille
Non do fede a tuoi detti
<i>Filli</i>
Come il fuggo e lo sprezzo
Si non l’avessi amato
L’egli almen non havria nome d’ingrato.

<i>Filli</i>
Amica Pastorella
Credi che in questo seno
Il nome di Fileno
Impresso più non è.
E di sembianza bella
A mille pregi è vero
Ma è troppo troppo altero,
E mancator di fé.

<i>Dori</i>
Semplice, tu non sei
Troppo esperta in amore
Ed altri forse il core
Pria di darlo a Filen non desti mai,
Inesperta non sai,
Che la superba fronte
Piegan tutte le cose al dio d’amore,
E altero è ver Fileno
Ma oh quanto oh quanto meco
Del superbo costume
A perduto il suo core.

<i>Dori</i>
È superbetto sì
Ma non è poi così
S’amor l’accende.
Fiero è il Leon ancor
E all’armi poi d’amor
Vinto si rende.

<i>Filli</i>
Spergiuro mi promise
La costanza e la fede,
Ed io fede e costanza:
Amorosa mercede
All’ingrato giurai;
Ma ingannò l’infedel la mai speranza.
<i>Dori</i>
Ti dissi pur il vero,
Che inesperta è in amar la tua bell’alma
S’altr’armi, che costanza, altre che fede
Dalla guerra d’amor portan la palma.

<i>Filli</i>
Se non basta il giurar fede
Il prometter la mercede
Insegnami ad amor non so che farmi.
Tutte pur le Pastorelle
Le più amabili e più belle
Mi disse che d’amor queste son l’armi.
<i>Dori</i>
Se giurar tu vuoi la fede
E prometter la mercede
Taci non palesar quel ch’ahi ne core
Se piu fede e piu costanza
A chi vive la speranza
Quando si fa sperar ma con timore.

<i>Filli</i>
Ma chi tace sovente
Mira il gradito amante allontanarsi
Perché egli treme che i sospiri suoi
Non sieno all’aria sparsi
<i>Dori</i>
Chi sa tacer non teme
Mai del silenzio danno,
Ne creder mai che basti
Quant’io ti dissi all’amoroso inganno
E invano bella speri
Ch’io tutti a te discopra i miei pensieri
<i>Filli</i>
E s’io vedessi mai
La maestra d’amore
Ingannata, e tradita,
Clori, e che dirai?
<i>Dori</i>
Credimi o Fille è una speranza ardita.

<i>Dori</i>
Spesso il Nocchiero
Che fidasi dell’arte
E sprezza l’alto mar
Vedesi circondar
Dalla tempesta.
E il vento fiero
Che spezza vele e sarte
Fa ch’egli invidi allor
Altri che per timor
Sul Lido resta.

<i>Dori</i>
Ma se il Nocchiero è accorto
E non scioglie dal Lido,
Che conosce la calma menzognera
O si ritira in porto
Perché da lunge vede
Venir gli incontro la tempesta nera.

<i>Dori</i>
Mai non vedrai
Accorta Ninfa amata
Abbandonata
Se l’arte sai d’amar.
Pria si dia in traccia
D’altro amante
Poi l’incostante
Sia prima a disprezzar.

<i>Filli</i>
In breve tempo io spero,
Che l’inesperta Fille
Vedrà la sua vendetta
Fatta per mano dell’esperta Dori,
E tutte l’altre Ninfe
Fissando al nostro esempio le pupille
Niegheranno a Fileno i dolci amori.
<i>Dori</i>
Si, vaga pastorella,
O Dori tu vedrai sempre adorata,
O godrai di veder te vendicata.

<i>Filli</i>
Si dio d’amor
Del mio tradito cor
Fa la vendetta. //
<i>Dori</i>
No, dio d’amor
Ti piaccia il nostro ardor
Non la vendetta

<i>Filli/Dori</i>
Tradita ti vedrò e se nol credi
No ben poco aspetta.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

D-MÜs - Münster - Santini-Bibliothek (in D-MUp)
collocazione Sant. Hs. 792

Scheda a cura di Magdalena Boschung
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