Scheda n. 4567

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1710

Titolo

Cantata

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Ariosti, Attilio Malachia (1666-1729)

Fa parte di

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

C. 25-28v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: Largo largo(aria, 3/8)
S, Belle stille che grondate
%C-1$xFC@3/8 =7/8-''8FE/''8.D{6C'BxA}/{'6B''D}{''8.C6E}/{''6DC}'4B/
2.1: (recitativo, c)
S, Tornate dunque al core
3.1: (aria, si minore, c/)
S, Ben vi conosco care pupille

Trascrizione del testo poetico

Belle stille che grondate
Da’ begl’occhi del mio bene
So perché voi non cessate:
Voi stringete le catene
E aggiungete al cor le pene.
Questo è il vanto che portate.

Tornate dunque al core
Se pur dal cor venite
Preziosi artifici
Che già voi eseguiste
Ciò che impose il mio ben, l’anima mia.
Narrate a lui fedeli
Che se messaggi foste
Messaggieri tornate
De le sventure mie, de’ miei dolori.
Diteli pur che s’egli
Va superbo d’uccider chi pena,
Basta che ancor v’invia
Sugl’occhi una sol volta
Che un trofeo sarà del suo bel pianto
L’uccider me che già soffersi tanto.

Ben vi conosco
Care pupille,
Amate faville
Del foco d’amor.

È il vostro pianto
Semplice brama,
D’uccider chi v’ama
Con tenero ardor.

Risorse online

Paese

Austria

Lingua

Italiano

Segnatura

A-Wn - Wien - Österreichische Nationalbibliothek
collocazione Mus.Hs.17591.6

Scheda a cura di Licia Sirch
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