Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, tra il 1760 e il 1790
Titolo
Cantata Ia / [Alessandro Scarlatti]
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)
possessore: Cecchini Pacchierotti, Giuseppe (1805-1866)
possessore: Rolandi, Ulderico (1874-1951)
Fa parte di
Cantate per soprano del M.o Scarlatti (n. 4551/1)
Redazione
[S.l. : copia, 1761-1790]
Descrizione fisica
1 partitura (c. Iv, 3r-5r)
Filigrana
Note
Recitativo e aria dalla cantata "Qui dove alfin m’assido". Nome dell’autore dal frontespizio dell’intero manoscritto.
Titolo uniforme
Ma oh Dio ch’ogni dolore. Recitativo e aria
Organico
Soprano e continuo
Bibliografia
Hanley 1963: 618
Descrizione analitica
1.1: (recitativo-arioso, c)
Ma oh Dio ch'ogni dolore
Ma oh Dio ch'ogni dolore
2.1: (aria, fa minore, 3/8)
Quel bel canto
Quel bel canto
Trascrizione del testo poetico
Ma oh Dio ch’ogni dolore
Quanto diletta più tant’è maggiore;
Lo sa purtroppo quel miser augelletto
Che sfogando il suo affetto
Di quel duol che l’accora
Sempre più s’addolora;
Lento prima comincia e tutto pende
D’una tremola voce e par che mora,
Quando rinforza il fiato e presto accende
Trilla, scioglie più note e poi sospira,
Poi cessa e si ritira
Mormorando nel sen profunde note
Indi irato si scuote,
Si sfida, si risponde e poi si ascolta
Ed agitando in mille guise e mille
La gola armoniosa
Tal or si stanca ma non mai riposa.
Quel bel canto
È sì grato
Ch’al mio cor
La pena molce
E addormenta
Ogni dolor.
Pur deliro
E sospiro
Che quel canto
Ch’è sì dolce
Fa ch’io pensi
A un cor ingrato
Ch’al mio cor
Che l’amo tanto
Sol tradì
Per altro amor.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Vgc - Venezia - Biblioteca della Fondazione "Giorgio Cini"
fondo Rolandi
collocazione senza segnatura.1
fondo Rolandi
collocazione senza segnatura.1
Scheda a cura di Giulia Giovani