Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1680-1690
Titolo
Che le dolcezze estreme
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Melani, Alessandro (1639-1703)
Fa parte di
[30 composizioni vocali da camera] (n. 4431/20)
Redazione
Roma : copia, [1680-1690]
Descrizione fisica
C. 60r-62v ; 225x160 mm
Filigrana
Non rilevata
Note
Capolettera ornato. Titolo da incipit testuale.
Titolo uniforme
Che le dolcezze estreme. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Repertori bibliografici
Weaver 1972: B78
Descrizione analitica
1.1: (recitativo-arioso, c)
Che le dolcezze estreme
Che le dolcezze estreme
2.1: (aria, la minore, 3/8)
Dalle rose di labra vezzose
Dalle rose di labra vezzose
2.2: (aria, la minore, 3/8)
Nel giardino d’un seno divino
Nel giardino d’un seno divino
3.1: (recitativo, c)
I desiri e i pensieri
I desiri e i pensieri
Trascrizione del testo poetico
Che le dolcezze estreme
Sian premio un dì soave al mio dolore.
Mi lusinga la speme,
M’avvilisce il timore
E sperando e temendo
Infelice soffrendo un crucio eterno,
Tantalo io son dell’amoroso inferno.
Dalle rose di labra vezzose
Io qual ape il mele suggei
E godei contenti fugaci
Ma più stabili e più veraci.
Ch’io poi gusti d’Amore i piaceri
Che ne dite miei fidi pensieri?
Nel giardino d’un seno divino
A due poma la mano distesi
E m’accesi di nobili ardori
Ma che possa con gioie maggiori
Ristorare i miei gravi martiri.
Che vi pare anhelanti [sic] desiri?
I desiri e i pensieri
Rispondono al mio cor
Ch’ardisca e speri.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
D-MÜs - Münster - Santini-Bibliothek (in D-MUp)
collocazione Sant.Hs.4086.20
collocazione Sant.Hs.4086.20
Scheda a cura di Ivano Bettin