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Legami a persone
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Redazione
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Descrizione analitica
Stava un dì sul matino
Da me sol la norma apprenda
Sì, Pastorelle amate
Che servirebbe
Trascrizione del testo poetico
Stava un dì sul matino
La verginella rosa
Tutte lieta e pomposa
Per ricever dell’Alba il dolce humore,
Quando giovane Ninfa
Per adornarsi il crin di sì bel fiore
Dal verdeggiante stelo
Distaccarla tentò, ma quella all’ora
Di fiera rabbia accesa
Con dovuta vedetta
La man gli punse. All’or la Ninfa scossa
Da impensato dolore,
Più non ti voglio, disse, ingrato fiore!
Ma la rosa gentil con amorose,
Ma pungenti parole a lei rispose:
Da me sol la norma apprenda
Ogni bella verginella,
Che seguendo honor sen va.
Quando avvien, ch’amor l’accenda
Col suo ardore il puro core,
Con la punta del rigore
Sol difenda l’onestà.
Sì, Pastorelle amate,
Se pietose sarete
A impudico amatore, oh qual vi veggo
Macchiato il bel candor, ch’il crin v’adorna.
Ma se del vostro giglio il bianco, il verde,
Il vago odor volete
Senza macchia serbar, senza rossore,
A chi toccar le foglie sue richiede,
Solo sdegno e rigor gli dà mercede.
Che servirebbe,
Ch’io fossi rosa
Così odorosa,
Se non havessi
Sotto le frondi
Le spine ancor.
Per quelle solo
Non resta offesa
La mia bellezza,
Se con l’asprezza
Fanno difesa
Del mio candor.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione A.7.14 (A.1.6).6
Scheda a cura di Berthold Over