Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Descrizione analitica
Gelsomin, che superbetto
Ma tu ancor non mel credi
Tu credi col tuo odor
Trascrizione del testo poetico
Gelsomin, che superbetto
Pompa fai del tuo candore,
Perderai l’antico honore,
Se il mio ben in sen t’accoglie.
In toccar quel bianco petto
Griderai pien di rossore:
Del mio grato antico honore
Questa il preggio ancor mi toglie.
Ma tu ancor non mel credi, ancor rispondi,
Che non è vero.
Ah, semplicetto,
Vanne a posar tra quelle membra pure,
Che così proverai le tue sventure.
Altri più vaghi fiori
Nel bel candor del suo leggiadro seno
Restaro vergognosi e venner meno.
Mira colà la Rosa,
Che tutta vergognosa
Tra le spine s’aconde e pur non vuole
Comparirle d’innante,
Mira in mesto sembiante,
Come il rosso amaranto e il bianco giglio
Con lor sommerso ciglio
Tutto han ceduto a sua bellezza il vanto
E tu così superbo osi cotanto.
Tu credi col tuo odor,
Col fragile candor
Di fargli guerra.
Ah, cedi al vago april,
Che nel bel sen gentil
Amor rinserra.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione A.7.14 (A.1.6).5
Scheda a cura di Berthold Over