Scheda n. 4381

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1700 e il 1710

Titolo

Cantata Per camera à voce sola / Del sig.r Fran.co contini

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

Redazione

Napoli : copia

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Descrizione analitica

1.1: (aria, sol minore, c 3/4)
Gelsomin, che superbetto
2.1: (recitativo, c)
Ma tu ancor non mel credi
3.1: Allegro(aria, sol minore, 2/4)
Tu credi col tuo odor

Trascrizione del testo poetico

Gelsomin, che superbetto
Pompa fai del tuo candore,
Perderai l’antico honore,
Se il mio ben in sen t’accoglie.
In toccar quel bianco petto
Griderai pien di rossore:
Del mio grato antico honore
Questa il preggio ancor mi toglie.

Ma tu ancor non mel credi, ancor rispondi,
Che non è vero.
Ah, semplicetto,
Vanne a posar tra quelle membra pure,
Che così proverai le tue sventure.
Altri più vaghi fiori
Nel bel candor del suo leggiadro seno
Restaro vergognosi e venner meno.
Mira colà la Rosa,
Che tutta vergognosa
Tra le spine s’aconde e pur non vuole
Comparirle d’innante,
Mira in mesto sembiante,
Come il rosso amaranto e il bianco giglio
Con lor sommerso ciglio
Tutto han ceduto a sua bellezza il vanto
E tu così superbo osi cotanto.

Tu credi col tuo odor,
Col fragile candor
Di fargli guerra.
Ah, cedi al vago april,
Che nel bel sen gentil
Amor rinserra.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Gl - Genova - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "N. Paganini"
collocazione A.7.14 (A.1.6).5

Scheda a cura di Berthold Over
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