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Legami a persone
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Redazione
Filigrana
Note
Titolo uniforme
Organico
Bibliografia
Descrizione analitica
Nel dì, ch’io ti mirai
È un incanto del mio core
Tanto cara sei bella
Dir, ch’io t’ami, o cara, è poco
Trascrizione del testo poetico
Nel dì, ch’io ti mirai,
Ò dolce del mio cor sostengo e vita,
L’anima corse ardita
Su i lumi a vagheggiare il tuo bel viso.
Li piacque il vezzo, il riso
De tuoi vermigli labri,
Ove misti ai cinabri
Industre amor vi pose
Le porpore più care e pretiose,
Onde tornando in seno
L’alma mesta e confusa
Di più godere altra beltà ricusa.
È un incanto del mio core
Il tuo ciglio, il labro, i lumi.
E per quello il Dio d’amore
Vuol, ch’io peni e mi consumi.
Tanto cara sei bella,
Che dovunque raggiro il mio pensiero
Sparso di gigli e rose
Mi presenta il tuo volto il nume arciero.
E tanto in me s’avanza
Il geloso timore,
Che temo ogni momento,
Che a me t’involi innamorato il vento.
Anzi per vagheggiarti
Sol con pace tranquilla
Vorrei, che in rimirarti
Cieca pur divenisse ogni pupilla.
Dir, ch’io t’ami, o cara, è poco
Se in te posa il mio pensier.
Ma se pensi al mio bel foco,
Ben saprai, che ponno i rai
Del tuo ciglio lusinghier.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione A.7b.42 (A.1.20).20
Scheda a cura di Berthold Over