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Legami a persone
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Redazione
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Descrizione analitica
Agitato in mar d’affanni
Fortunato mio core
Così sciolto goder puoi
Dunque de tuoi pensieri
Non giova, che tu ridi
E se più ti lusinga
Non giova, che m'alletti
Trascrizione del testo poetico
Agitato in mar d’affanni
Dopo lungo e gran viaggio
Godi, oh cor, ch’in porto sei.
Già lontano dall’inganni
Non temere di naufraggio
Godi pur, che goder dei.
Fortunato mio core,
Che qual nave famosa,
Ricca di fedeltà spieghi le vele,
Se nel mar di Cupido
D’un infida bellezza
Le lusinghe schernisti e il falso Amore.
Hor sciolto in libertà godi, mio core.
Così sciolto goder puoi
Quel piacer, che si desia,
Ch’in amor giammai sarà.
Pena alcuna a desir tuoi
Non avrai, che duro sia,
Che raggion placar la sa.
Dunque de tuoi pensieri
Quivi accoglie le vele e lieto vivi,
Ne porgere l’orecchio al canto infido
Di quel empia sirena,
Che già seppe ingannarti.
Ch’ella in dolce sembiante
Cercherà d’allettarti
Per turbar la tua pace e’l tuo riposo.
Ma tu sappi ingannarla
O la fuggi, o la sprezza e così parla:
Non giova, che tu ridi
Per far, ch’in te confidi,
Ch’io già t’intendo, sì, tu non m’inganni.
Tu placida m’alletti
E gran piacer prometti,
Ma poi non è così,
Che s’ingannar mi vuoi, te stess’inganni.
E se più ti lusinga,
Ben accorto rispondi
E con dirle cosí, tu la confondi:
Non giova, che m’alletti,
Et a goder m’affretti,
Ch’io non ti credo, no, sei lusinghiera.
Del finger tuo mi rido,
In te non mi confido,
Ne men sperar io vò,
Se chi in donna fida/confida, al vento spera.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione B.2.23 (M.7.17).26
Scheda a cura di Berthold Over