Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Descrizione analitica
Tortorella, tu piangi il consorte
È l’istessa fra noi
Non cessate, no, di piangere
Ma tu, cara mia Cintia
Se il tuo piede lontano s'aggira
Trascrizione del testo poetico
Tortorella, tu piangi il consorte,
Che perfida sorte
Dal tuo seno per forza sviò.
Anch’io piango se rigido fato
Crudele e spietato
Cintia cara da me n’involò.
È l’istessa fra noi
La causa del dolore:
Tu perdesti il tuo sposo,
La mia Cintia io perdei.
Or se tu piangi,
Anch’io per il dolor tutto mi stillo,
Né mai più goderò giorno tranquillo.
Non cessate, no, di piangere,
Mie pupille, se le stille
Son sì grate all’empio fato.
E se mai potrete frangere
Col dolore il rio tenore,
Fate sol, ch’io spiri l’anima
Su quel seno idolatrato.
Ma tu, cara mia Cintia,
Dove senza di me, dove n’andasti?
Ricordati ch’io t’amo e pria ch’io muoia,
Colle lagrime mie, coi miei sospiri
Lascia sol che ramenti
Al tuo cor quella fè che mi giurasti.
Se il tuo piede lontano s’aggira,
Meco rest’il tuo cuor, la tua fè.
Anch’ognora il mio cor ti sospira
Senza speme d’averne mercè.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione B.2.23 (M.7.17).16
Scheda a cura di Berthold Over