Tipo record
Scheda singola
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1700-1710
Titolo
Cantata à Voce Sola / Del Sig.r Aldovrandini
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Aldrovandini, Giuseppe Antonio Vincenzo (1671-1707)
Redazione
[Napoli : copia, 1700-1710]
Descrizione fisica
1 partitura (6 c.) ; 209x278 mm
Filigrana
Note
Tit. dall’intitolazione a c 1r; la stessa mano presente in altri mss. napoletani del Fondo Noseda in I-Mc, alcuni dei quali con arie anonime dell’opera L’odio e l’amore (Napoli, T. S. Bartolomeo, 1704) attribuibili ad Aldovrandini e al librettista Matteo Noris; ms. formato da un quaderno e da un bifolio: il primo con numerazione coeva da 33 (sul v della prima c.) a 39 sul v della quarta c., e da 28 a 30
Titolo uniforme
Scherza negl'occhi il riso. Cantata
Organico
Contralto e continuo
Bibliografia
De Guarinoni 1897: n. 87, n. 3
Descrizione analitica
1.1: Allegro(aria, sol maggiore, 3/8)
Scherza negl'occhi il riso
Scherza negl'occhi il riso
2.1: (recitativo, c)
Si scosse Alindo
Si scosse Alindo
3.1: Spiritoso(aria, sol maggiore, )
Taci, confida e spera
Taci, confida e spera
Trascrizione del testo poetico
Scherza negl’occhi il riso
Mi brilla il core in petto
Dire ne so il perché.
Questo mio interno affetto
So benché nol saprà
Se chiedo al cor cos’è.
Si scosse Alindo
Della sua bella al canto
E volgendo il suo piè verso gl’accenti
Sì a Laurinda spiegò i suoi lamenti:
Bella se tu nol sai
Questi che provi in te sogni di gioia,
Preludi son di tua vicina sorte.
Spera sì spera pur se pria ch’apporte
Il nuovo dì la ruggiadosa Aurora,
Il tuo Alindo fedele
Propizie ti farò splender le stelle.
Sì tosto che fatto, o cara,
Benigno avrò a tuoi desiri il fato,
Alindo tu vedrai morir beato.
Taci, confida e spera
E non cercar di più: sarai felice.
Il faretrato amor
Ch’a te doni il mio cor mi dice.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Mc - Milano - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "Giuseppe Verdi"
fondo Noseda
collocazione A.11.2
fondo Noseda
collocazione A.11.2
Scheda a cura di Licia Sirch