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Redazione
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Organico
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Descrizione analitica
Invano amor tiranno
Per saettarmi il core
Mostrami o folle nume
Deh s’è ver che tu più forte
Morte gl’ha chiusi in duro oblio né contro
Barbaro amor se vuoi
Trascrizione del testo poetico
Invano amor tiranno
Tenta d’aprirmi in sen nuove ferite
Mostrandomi or d’Eurilla
L’una e l’altra pupilla
Or il bel crin della superba Nice
Ov’ei celate tiene
Il funesto tesor di sue catene.
Per saettarmi il core
Più strali amor non ha.
Purtroppo per tant’anni
De miei sofferti affanni
Dal primo mio dolore
Amor superbo va.
Mostrami o folle nume
Quell’istesso sembiante
Onde mi resti amante
E all’or di me nuovo trionfo avrai
Poiché sol quelle luci altere e vaghe
Degne fur di mie piaghe.
Deh s’è ver che tu più forte
Sei di morte
A me rendi il mio tesoro.
Che allor vincermi potrai
Co’ suoi rai
Senza usare i strali d’oro.
Morte gl’ha chiusi in duro oblio né contro
La stigia dea le tue saette han vanto
Colei ch’amai pur tanto
Or nud’ombra passeggia
Per le beate valli
E forse di là vede
Quella che ancor le serbo eterna fede.
Barbaro amor se vuoi
Di nuovo aprirmi il sen
Lascia saldare almen la piaga antica.
Ma i primi colpi tuoi
Solo sanar potria
Che mi rapì la mia dolce nemica.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 34.5.12 (olim Cantate 266).44
Scheda a cura di Francesca Muccioli