Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1689-1694
Titolo
[Tante perle non versa l’Aurora]
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Stradella, Alessandro (1639-1682)
Fa parte di
[12 cantate] (n. 4128/8)
Redazione
Roma : copia, (1689-1694)
Filigrana
Non rilevata
Note
La lettera iniziale è stata tagliata e sostituita poco dopo la stesura del manoscritto come dimostra la grafia coeva della musica nuovamente copiata sul dorso dell’iniziale. Il manoscritto non porta il nome del compositore.
Titolo uniforme
Tante perle non versa l'Aurora. Cantata
Organico
Contralto e continuo
Bibliografia
Gianturco-McCrickard 1991: 1.1-113
Descrizione analitica
1.1: (aria, la minore, 3/2)
Tante perle non versa l’Aurora
Tante perle non versa l’Aurora
2.1: (recitativo, c)
Tu piangi amato bene
Tu piangi amato bene
3.1: (aria, fa maggiore, c)
Chi provò sdegnoso il fato adirato
Chi provò sdegnoso il fato adirato
4.1: (arioso, la minore, 3/2)
Perche mora al gioir, viva al dolore
Perche mora al gioir, viva al dolore
Trascrizione del testo poetico
Tante perle non versa l’Aurora
Quante cadon da gl’occhi di clori
E del volto le Rose,
E i candori rugiadose
Si mirano ogn’ora.
Tante in cielo non splendono stelle
Tante Arene non sono nel mare
Quante scorrono lagrime amare
Da due luci del sole più belle.
Tu piangi amato bene,
Et io piango, e sospiro
E sono le tue pene
La dolente cagion de miei tormenti
E vuol astro fatale
Per rendere il mio duol
Sempre immortale,
Che questo cor che il tuo bel volto adora
Giunga alla morte e per penar non mora.
È inseperabile, ahime il dolor
Se regna stabile nell’Alme Amor.
Chi provò sdegnoso il fato adirato
Non pietà crudeltà sperar poi lice
Che à un infelice
Sorde sono le stelle,
E cieco Amore.
Perche mora al gioir, viva al dolore.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
GB-Lbl - London - British Library
collocazione Add.24311.8
collocazione Add.24311.8
Scheda a cura di Berthold Over