Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
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Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Il tit. si ricava dall’intitolazione a c. 9r; ivi, in alto a destra: Cantata (altra mano).
Titolo uniforme
Organico
Descrizione analitica
S, Piangi piangi o povero cor
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Invano o fidi amanti
Compunta trafigge impiaga
Ferma bella deh ferma
Cessa o bella di supplicar
Cessa o cara di farmi languir
Rio tenor di destino
Trascrizione del testo poetico
Numi, numi che veggio?
Ancora in luogo immune
Incrudelir coi cori
Sanno dell’idol mio crudi rigori.
Con le preci a la mano
Clori amata: che fai?
Ah che spietato impara
Forse dal salmeggiare
Commetter homicidi il cor amante?
Piangi piangi o povero cor
Modi crudi, forme strane
Ella adopra, oh dio! con te.
Servitudi homai son vane
E frustanea è la tua fé.
Troppo crudo è il tuo rigor
Piangi piangi o povero cor.
Invano o fidi amanti
Scampo cercate al saettar de’ sguardi
Se ancor ne’ tempi i dardi
Avventa con rigore. Anzi rimiro
Con portentosi affetti
Che le preghiere sue cruciano i petti.
Compunta trafigge,
Impiaga piegata,
Divota spietata,
Afflitta m’affligge.
E prov’io l’atto infedele
La santità moderna esser crudele.
Ferma bella deh ferma!
Che trafitto il mio core
Da quelle sacre preci,
T’insegna hor gl’atti infidi
Se dai requie a li morti, i vivi uccidi.
Cessa o bella di più supplicar,
Che crudo che fiero
È troppo il tenor,
Severo è il rigor
Del sacro tuo orar.
Cessa o bella di più supplicar.
Cessa o cara di farmi languir
Tropp’aspra e atroce
È tal ferità [!]
Feroce empietà
È’l farmi morir.
Cessa o cara di farmi languir.
Rio tenor di destino
Che a provar mi condanna
Sin quando vuol pietà Clori tiranna.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Mus. F. 1360.3
Scheda a cura di Licia Sirch