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Tipo documento
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Legami a persone
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Redazione
Descrizione fisica
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Titolo uniforme
Organico
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Descrizione analitica
Ingrata quanto sei
Sì che ingrata e spergiura tanto tu sei
Se tu vuoi ch'il duol m'uccida
Trascrizione del testo poetico
Cruda Irene superba
E come mai ver te
Se fido ognor portai
Il mio piede del mio povero cor
Poni in oblio e l’amore e la fede
Ah ch’alfin ti comprendo e so ben io
Pur troppo a costo di tormenti e pene
Che dal dì che t’amai sempre spietata
Ver me tu fosti ed or m’uccidi ingrata.
Ingrata quanto sei
Tanto son io fedel
Che fecero gli dei
Me fido e te infedel.
Sì che ingrata e spergiura
Tanto tu sei quanto son io più fido
Riedon sempre l’aurora il sole il giorno
Cinzia le stelle il cielo ove han soggiorno
Rimirando pietosi il pianto mio
L’aure vezzose il rio
Il monte il pian la selva
Ogni pianta ogni fiore ed ogni belva
Sente pietà dell’amor mio schernito
Tu sola ahi quanto cruda
Del mio sì acerbo duolo
Per un momento solo
Nemmen la rimembranza accogli in petto
E pur io t’amo e pur t’adoro ancora
Benché tu m’odij e brami ancor ch’io mora.
Se tu vuoi ch’il duol m’uccida
Dì che infida sempre fosti
e ancora ancora sei.
E al pensier che mi tormenta
Deh rammenta che per altri
Irene è fida né più dirmi
Che sei il sol degli occhi miei
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Noseda
collocazione G.78.2
Scheda a cura di Raffaele Deluca e Gabriele Gamba