Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Bibliografia
Descrizione analitica
Irene, Caro Daliso mio, sò che pena il tuo core
Irene, Se provata ha la procella
Irene, Già che tu m'ami con perfetto amore
Irene, Se co'gl'occhi della mente
Irene, Grate mi son quell'ore
Irene, Sei lontano, e pur d'appresso
Trascrizione del testo poetico
Caro Daliso mio,
Sò che pena il tuo core
Perché vive lontan dagl’occhi miei,
Ma se di ciò, che brami
Tutto ottenessi non sarebbe amore,
Come tu lo dipingi
Fabro d’ogni dolore, e d’ogni affanno,
Così tu dei soffrir di lontananza
il duol, che ti tormenta,
E sperar dei colla costanza al fine
Che d’amor giungerai lieto al confine.
Se provata ha la procella
Lieto giunge al porto il pino.
Bel trionfo è d’alma ancella
Quando vince il suo destino.
Già che tu m’ami con perfetto amore
Appagar pur dovresti il tuo desio
Nel rimirarmi ancora
Cogl’occhi della mente, e del pensiero
Mentre ben le pupille
Del pensier, della mente
Sanno mirar la più perfetta idea
Benche più vaghi sian gl’occhi del volto,
E gl’occhi tuoi Daliso
Che al primo sguardo loro
La pace all’ alma, e al petto il cor m’han tolto.
Se co’gl’occhi della mente
Tu fissato havessi il guardo
Non saria ferito cor.
Che il dolor quella non sente
Della piaga, che col dardo
Fece all’alma il Dio d’amor.
Grate mi son quell’ore,
Che seguir l’orme mie veggio il tuo piede
Anzi vorrei, che i tuoi vezzosi lumi
Mirasser me che l’amo ogni momento,
Ma se brami d’appresso
havere Irene, e come non comprendi,
Che assai più, che col passo e col ciglio
Vicino con il core a me ti rendi,
E se vicino con il cor mi sei
Lontano esser non puoi dagl’occhi miei.
Sei lontano, e pur d’appresso
A te vive il mio desio.
E non son lungi a te stesso
Se quel cor che porti, e mio.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Santini
collocazione Sant.Hs.748.8
Scheda a cura di Magdalena Boschung