Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Manca il letterone "Q". La cartulazione originale è 151r-162v.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
Quanto sete per me pigri o momenti
Tempo tu che ti vanti
Quanto sete per me pigri o momenti
Vetri che numerate
Quanto sete per me pigri o momenti
Rapido e labile
Misero ma che parlo
Trascrizione del testo poetico
Quanto sete per me pigri o momenti
Un secolo di pene
Ogn’hora mi rassembra
Ch’io sto lungi al mio bene e voi tardate
Perch’io compri aspettando
A conto di minuti i miei contenti
Quanto sete per me pigri pigri o momenti.
Tempo tu che ti vanti
Fuggir senza ritorno
E de’ propri tuoi parti esser tiranno
Perché non togli un anno
Di pene a me con far più breve un giorno
Perché non copri i rai
Col tuo bel manto di notte che fai
Vuol forse il Re dell’hore
Per dar piena vittoria al mio dolore
Fermar il plaustro e ritrovar portenti
Quanto sete per me pigri o momenti.
Vetri che numerate
Con atomi cadenti i giri al sole
Ruote che numerate
Con sonoro compasso il corso all’hore
Globbi che distinguete
Or con acque or con ombre
L’etadi al giorno e le vicende al Cielo
Quale otioso velo
Così vi tien sospesi
Che non vediate resi
Immortali ed eterni
Della nostra tardanza i miei tormenti
Quanto sete per me pigri o momenti.
Rapido e labile
Il sol dileguasi
Inreparabile
Fugge l’età.
Solo a mio danno
Le sfere posano
L’hore si fermano
Non c’è pietà.
O sciagure o portento o strane forme
Per destarmi agli affanni il tempo dorme.
Misero ma che parlo
La notte ancor non veggio
E tra l’ombre del dì lasso vaneggio
Deh quietati mio core
Non t’adirar con l’hore
Che il piacer degl’amanti
A un tratto si disperde
E chi scongiura il tempo il tempo perde.
Risorse online
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 33.4.13(b).19
Scheda a cura di Giacomo Sances