Scheda n. 2502

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1641-1660

Titolo

Del Sig.r Ant.o Solino

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Solino, Antonio (1638-1704)
autore del testo per musica: Baldovini, Francesco (1634-1716)

Fa parte di

Redazione

Copia

Descrizione fisica

C. 67r-78v ; 105x230 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

La carta 78 presenta i pentagrammi vuoti. Testo poetico in I-Fr, 2474, c. 58.

Titolo uniforme

Come in ciel dell'aureo crine. Cantata, Serenità instabile

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria, re minore, c)
Come in Ciel dell'Aureo Crine
2.1: Recit.vo(recitativo, re minore, c)
Recit.vo
3.1: Arietta(arietta, si♭ maggiore, 3/2;c)
Sol placido fiato
4.1: (recitativo, fa maggiore, c)
Ma qual mentre vagheggio
5.1: (aria, re minore, 3/4)
Già di Noto i crudi sibili
6.1: (recitativo-arioso, fa maggiore, c)
Dove oh Dio spariro

Trascrizione del testo poetico

Come in Ciel dell’Aureo Crine
Spiega il sol tranquilli i rai
Qual dall’indiche marine
Più bel dì nacque gia mai.

Recit.vo
Ovunque il guardo io giro
Smalta di Giuno i campi
Un ridente zaffiro
E perché l’ali in feste
Non rivolgan crucciosi
A svegliar nembi a seminar tempeste
Entro all’eolio claustro
Preme acerba catena
Africo et Austro.

Arietta
Sol placido fiato
D’auretta gioconda
Or nuota su l’onda
Or scherza sul prato
E porge altrui ciglio a via sì pura
Di costante seren speme di cura.

Ma qual mentre vagheggio
Pompa lieta in un momento alzarsi
Dall’Occidente oscura nube io veggio
Come spedito il volo
Muove per l’aure e seco
Ha di venti seguaci immenso stuolo
Ohimè già reso è cieco
Da fosco horrore il sol già d’ogn’intorno
Toglie notte improvvisa
Con ombra micidial la vita al giorno.

Già di Noto i crudi sibili
Turban l’aria il suol combattono
Piogge irate e lampi orribili
Frangon rupi e elve abbattono.

Dove oh Dio spariro
Quelle che qui pur dianzi hebbero Impero
Calme tanto tranquille
Ahi che quaggiù non splende
Serenità che non soggiaccia a mille
Repentine vicende
Serba per pochi istanti
Variabil tortura ugual tenore
Quindi impara o mio core
A non sperar giammai stabil contento
Cangia in pena ogni gioia un sol momento.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.13(b).11

Scheda a cura di Giacomo Sances
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