Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1641-1660
Titolo
Del Sig.r Antonio Solino
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Solino, Antonio (1638-1704)
Fa parte di
Canzoni di diversi autori (b) (n. 2514/9)
Redazione
Copia
Descrizione fisica
C. 49r-58v ; 105x230 mm
Filigrana
Non rilevata
Note
La cantata è costituita da due arie uguali: ognuna di esse presenta tre sezioni diverse.
Titolo uniforme
Il mio core che fa dov'è. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
1.1: (aria strofica, do minore, c)
Il mio core che fa dov'è
Il mio core che fa dov'è
1.2: (arioso, mi♭ maggiore, 3/4)
S'egli è in mano di una beltà (chiude in do minore)
S'egli è in mano di una beltà (chiude in do minore)
1.3: (arioso, do minore, 3/4)
Ma guarda poi
Ma guarda poi
2.1: 2a Stanza(aria strofica, do minore, c)
Dal mio petto fuggi volo
Dal mio petto fuggi volo
2.2: (arioso, mi♭ maggiore, 3/4)
È fuggito l'istesso dì (chiude in do minore)
È fuggito l'istesso dì (chiude in do minore)
2.3: (arioso, do minore, 3/4)
Or più non brami
Or più non brami
Trascrizione del testo poetico
Il mio core che fa dov’è
Che fa il mio core dov’e.
S’egli è in mano di una beltà
S’assicuri della sua fe’
Poi lo nega pur quanto sa
Né ritorni mai più da me.
Ma guarda poi
Che i lumi suoi
S’infiammino a poco a poco
Che non s’estingue mai d’amor il foco.
2a stanza
Dal mio petto fuggi volo
Fuggi dal mio petto volo
È fuggito l’istesso dì
Ch’il bel volto di Filli mirò
E ’l meschino se n’invaghì
Et a lei volando andò.
Or più non brami
Da’ suoi legami
Disciorre il pie’ se pur non more
Che non si spezza mai laccio d’amore.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.13(b).9
collocazione 33.4.13(b).9
Scheda a cura di Giacomo Sances