Scheda n. 2367

Tipo record

Scheda singola

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1740-1760

Titolo

Sfortunati sospiri di Tirsi Cantata Del Sig.r Giuseppe Saratelli

Presentazione

Non applicabile

Legami a persone

compositore: Saratelli, Giuseppe Giacomo (1714-1762)
possessore: De Candia, Giovanni Matteo (1810-1883)
possessore: Cerutti, Domenico

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1740-1760]

Descrizione fisica

4 c. ; 225x300 mm

Note

Tit. dall’intitolazione a c. 1r; fascicolo sciolto; a c. 1r in basso a sx è scritto: "Domenico Cerutti"; in basso a dx: "f.10."; e in alto a dx: "394"; num. delle carte (1-4) moderna a matita; donato alla bibliomediateca nel 1926

Titolo uniforme

Cadea Febo a l'occaso e messagiere. Cantata, Sfortunati sospiri di Tirsi

Organico

Contralto e continuo

Repertori bibliografici

Bini 1995: n. 704, p. 339

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
A, Cadea Febo a l’occaso
%C-3$bB@c 4-8-'DGGG6AB/8xFF-F.F6G8AA/
2.1: Andante(aria, mi♭ maggiore, 3/8)
A, Cercando vo fra voi qualche ristoro
3.1: (recitativo, c)
A, Così di pena in pena
4.1: Largo(aria, re minore, c)
A, Nell'ultimo respiro

Trascrizione del testo poetico

Cadea Febo a l’occaso e messagiere
Della vicina notte
Sorgean le stelle in ciel più lominose,
Facendo al morto di tomba di rose.
Quando Tirsi gentile
Di Cloride tiranna,
Tutto acceso d’amor sedea nel seno;
De molli erbete [i.e.] e fiori
Così chiedendo in languidete voci
A l’aure amiche e ai zefiri soavi,
Deh, per pietà porgietemi ristoro
Se mi niega pietà colei che adoro.

Cercando vò fra voi qualche ristoro
Amati zefireti aure dilette
Per questo afflitto cor.
Già che non so se mai
Da la beltà ch’amai
E amando ancor sospiro
Avrò qualche respiro
Al mio cocente ardor.

Così di pena in pena,
Di sospiro in sospiro,
Chiedea qualche conforto
Al languido suo core
L’infelice in amor, fido pastore.
Quando improviso duolo
Sorpresi i sensi al sfortunato amante,
E di lacrime meste il suol spargendo,
Chiamando la crudel così dicea
Già che vole il destin Cloride il voi,
Penerò languirò morirò poi.

Ne l’ultimo respiro
Un solo tuo sospiro
Consoli il morir mio volto adorato.
Fa che sciogliendo l’ambra
Da questa afflitta salma
Trovi nel tuo bel sen riposo amato.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rama - Roma - Bibliomediateca Accademia Nazionale Santa Cecilia
fondo Mario
collocazione A.Ms.2831

Scheda a cura di Giacomo Sciommeri
Ultima modifica: