Scheda n. 2226

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1726

Titolo

Lascia che scendino

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Bellinzani, Paolo Benedetto (1682-1757)
editore: Gavelli Niccolò (1701-1777)
dedicatario: Bentivoglio d’Aragona, Marco Cornelio (1668-1732)
dedicante: Bellinzani, Paolo Benedetto (1682-1757)

Pubblicazione

Pesaro : Stamperia Gavelli, 1726

Descrizione fisica

P. 10-16

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Lascia che scendino. Duetto, Duetto II. La partenza d'Enea da Didone

Organico

Soprano, contralto e continuo

Repertori bibliografici

Gaspari 1893: vol. III, p. 213
RISM A I: B1784

Descrizione analitica

1.1: (aria, fa maggiore, 3/2)
Enea, Didone, Lascia che scendino
2.1: (recitativo, c)
Enea, Queste lagrime mie questi sospiri
3.1: Largo(aria, sol minore, c)
Enea, Di gioie e di tormenti
4.1: (recitativo, c)
Didone, Quella ancor son io
5.1: (aria, do maggiore, 2/4)
Didone, Parti pur l'aspre ritorte
6.1: (recitativo, c)
Enea, Didone, Vanne crudel sì m'abbandona ingrato
7.1: (arioso, fa maggiore, c)
Enea, Didone, Pastor vedrò quel giorno

Trascrizione del testo poetico

[a 2]
Lascia che scendino / Lascia che sfoghino
Queste mie lagrime / Queste mie lagrime
Per mitigare / E ti dian fede
L’interno ardor. / Del mio dolor.
Sento nel petto mio / Sento nel duolo rio
Che il solo dirti addio / Che il solo dirti addio
Se ne risente amor. / Manca il respiro al cuor.
Lascia che scendino...

[Enea]
Queste lagrime mie, questi sospiri
Dimmi forse non sanno
Esprimer il suo duolo e le sue pene?
Sai pur che non è questi
Il sol giorno onde avesti amore e fede.
Crudel se scopri ancor la mia costanza
Vedrai tu quale sia
Oggetto al mio penar la lontananza.

Di gioie e di tormenti,
D’affanni e di contenti,
Astro di questo sen sola tu sei.
Così cara se vuoi
Un de’ sospiri tuoi
Può far meno infelici i giorni miei.
Di gioie e di tormenti...

[Didone]
Quella ancora son io
Che per te ingrato piange e che sospira,
Ma s’il cielo sarà pietoso un giorno
Non voglio che ti vanti
Di vedermi sugl’occhi eterni pianti.

Parti pur l’aspre ritorte
Spezzerò con petto forte
Onde amore mi legò.
Fransi l’arco e fransi i strali
Superai gl’acerbi mali
Allor lietà io ti dirò.
Parti pur l’aspre ritorte...

Vanne crudel sì m’abbandona ingrato
Ch’io non curo esser fida
A chi gode per me farsi omicida.
Se ascolti questi accenti
Se credi ai giuramenti
[a 2]
Chiaro veder potrai questo mio core
Pastor vedrò quel giorno / Bella verrà quel giorno
Le ferite sanare al tuo ritorno. / Ch’al bell’idolo mio farò ritorno.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Bc - Bologna - Museo internazionale e Biblioteca della musica
collocazione DD.131.2

Scheda a cura di Giulia Giovani
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