Scheda n. 2221

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica a stampa

Data

Data certa, 1702

Titolo

Raggio o tu che risplendi

Presentazione

Parte o set di parti

Legami a persone

Pubblicazione

Modena : Fortuniano Rosati Stampatore di Musica Ducale, 1702

Descrizione fisica

P. 61-80

Filigrana

Non rilevata

Note

La parte di Canto è mancante delle pagine 22-23, corrispondenti con l’aria di Maria "Son contenta". Paginazione dalla parte di Cembalo.

Titolo uniforme

Raggio o tu che risplendi. Cantata spirituale, Maria annunciata dall'Angelo

Organico

Soprano, contralto, 2 violini, 2 viole, violone, tiorba e cembalo

Repertori bibliografici

Gaspari 1893: vol. II, p. 335
RISM A I: A610

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Maria, Raggio o tu che risplendi
2.1: (aria, si♭ maggiore, 12/8)
Maria, Par ch'io tema e son contenta
3.1: (recitativo, c)
Maria/Angelo, Ah superno volere
4.1: (aria, re maggiore, c)
Angelo, Sola sei fra tanti eletta
5.1: (recitativo, c)
Angelo, I decreti del Cielo attenta ascolta
6.1: (recitativo, c)
Maria, Ah gran Nunzio supremo
7.1: (aria, la maggiore, 6/8)
Maria, Se ho un core anch'io nel petto
8.1: (recitativo, c)
Angelo, Donna trionfa e godi
9.1: (aria, do maggiore, c)
Maria, Son contenta
10.1: (recitativo, c)
Angelo, D'eterno amor pur si compiace il foco
11.1: Largo(aria, do minore, c)
Angelo, Deh satia il cor di giubilo
12.1: (recitativo, c)
Maria, Ora al mio nume offrire
13.1: Largo(aria, sol maggiore, c)
Maria, Farò pompa di gioie e d'amore
14.1: (recitativo, c)
Angelo, All'umiltà del cuore ormai rivolto
15.1: (aria, do maggiore, c)
Angelo, Tanto alletta e tanto piace

Trascrizione del testo poetico

[Maria]
Raggio o tu che risplendi
Ad illustrar questo recinto umile,
Luce che a me sì rapida discendi,
E m’inviti a mirar sì strano onore,
Per pietà del mio core
Svela del sommo Dio
Ancor le meraviglie al guardo mio.

[Maria]
Par ch’io tema e son contenta
L’alma gode e poi paventa
Porto in sen gioia e timor;
Un piacere in me rinasce
Una tema in me si pace
Porto mesto e lieto il Cor.
Par ch’io tema e son contenta
L’alma gode e poi paventa
Porto in sen gioia e timor.

[Maria, Angelo]
Ah superno volere
Sorsi a chi per tua gloria offre al tuo nume
Vittima volontaria il core in dono,
Dai per empia mercede
Premio d’immensa luce a tanta fede?
Tanto il cor non presume
Mio gran Rege e Signor; il Ciel ti salvi
Sempre più cara al Cielo
Fortunata Maria odimi attenta
Il gran Motor m’invia:

[Angelo]
Sola sei fra tanti eletta
La diletta fra le donne e regnerai,
Col bel vanto reso intanto
Di gran Figlio il sen fecondo
Qui nel mondo senza duol Madre sarai.
Sola sei fra tanti eletta
La diletta fra le donne e regnerai.

[Angelo]
I decreti del Cielo attenta ascolta
Tutta dei con tuo vanto
Portar nel sen l’onnipotenza accolta
Vuol dal Ciel nel tuo ventre
Farsi mortale ancor l’eterno affetto
E ritrova in quel sen degno ricetto.

[Maria]
Ah gran Nunzio supremo
Favella e non intendo il Nume eterno
Rispondi agl’alti imperi
Né dian pena al tuo core i tuoi pensieri.

[Maria]
Se ho un core anch’io nel petto
Che d’umiltà è ricetto e in terra io sono
Perché rispondi almeno
Deggio portar nel seno immortal dono.
Se ho un core anch’io nel petto
Che d’umiltà è ricetto e in terra io sono.

[Angelo]
Donna trionfa e godi
Poiché con nobil sorte
Lieta vedrai che il tuo Signor ti addita
Che con vanto maggior sei più gradita
Ah non dei ricusar sorte sì bella
Che t’appresta il tuo nume, o cor d’ancella.

[Maria]
Son contenta [...]
Volgo sempre [...]
Son contenta [...]

[Angelo]
D’eterno Amor pur si compiace il foco
Nel tuo ventre beato
Far per se stesso in un momento il loco,
E con vanto più grato
Vivrai sempre gradita al tuo Signore
E in te stessa vedrai nascere Amore.

[Angelo]
Deh sazia il cor di giubilo
Che la tua fede
Sarà mercede
De la tua fè.
Chi nel tuo sen fai nascere
Del tuo sen suddito al core
Vuol tutto Amore
Viver per te.
Deh sazia il cor di giubilo
Che la tua fede
Sarà mercede
De la tua fè.

[Maria]
Ora al mio Nume offrire
Costante io pur vorrei
La suddita umiltà del foco mio
Così agl’affetti miei
Goderà l’alma ancor vivere amante
E in mezzo del suo Amor gioir costante.

[Maria]
Farò pompa di gioie e d’amore
Già che il mio core
Del suo bel non tralascia il candor;
E se a strugger un cor basta il foco
Averà luogo
Pur ch’io veda innocente il mio ardor.
Farò pompa di gioie e d’amore
Già che il mio core
Del suo bel non tralascia il candor.

[Angelo]
All’umiltà del cuore ormai rivolto
Il Sovrano motore
De dolci detti tuoi già si compiace
E par che tutto amor gode e trionfi
E contento in mirar beltà che splende
Nel tuo seno discende.

[Angelo]
Tanto alletta e tanto piace
Purità che un Dio s’accende
Si diletta e si compiace
E a te suddito si rende.
Tanto alletta e tanto piace
Purità che un Dio s’accende.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Bc - Bologna - Museo internazionale e Biblioteca della musica
collocazione V.53.10

Scheda a cura di Giulia Giovani
Ultima modifica: