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Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Trascrizione del testo poetico
Lontananza crudele
Che del pensiero amante
Sei la furia immortale
Se ad un’alma costante
Il pargoletto Dio vibrò lo strale
Come serbi le piaghe,
Come sì fiero uccidi,
Se dal cor che languì lo stral dividi.
Quando sento, o lontananza,
I tuoi moti nel mio seno
Non intendo il mio dolor.
Furia sei della costanza
Ombra sei d’un ciel sereno
Sei l’efimera d’amor.
2a
Quando parte il ben ch’adoro
Mi lusinghi che vien meno
Del cor mio l’immenso ardor.
Togli all’alma il suo ristoro
Ed allor ch’io piango e peno
Poi mi rendi tutto il cor.
Mentre l’alma è l’istesso
Che della mente il raggio
L’opra del suo riflesso
Tutta impiega all’oggetto
Onde avvien che non ha più stanza in petto
E ogni saggio amatore
Sa che l’alma non vive
Dove gli spirti aggira
Sotto spoglia mortal ma dove aspira.
Dunque oh dio, s’io vivo in te
Senza te l’alma non ho
Tu crudel saprai perché
Se vedrai ch’io morirò.
2a
Mi consolo ancor così
Che haverai di me pietà:
L’alma tua non mi sentì
L’alma mia ti moverà.
Così con più d’un’alma
Se cruda a te la diero i cieli avari
Impedir non potranno
Che la sua dalla mia pietade impari
Allor saprai mio bene
Che il duol di lontananza
Non trova altro ristoro
Che in un breve ritorno
Come appunto ci spoglia
Quando riede sul polo
Dalla pena dell’ombre il dio del giorno.
Torna o Fille
Che al girar di tue pupille
Il cor mio rinascerà
E l’ardire
Fulminato dal rigore
La sua sfera troverà.
2a
Torna o bella
Che nel cielo ad ogni stella
Lo spendor ritornerà
E la mole
Che riceve i rai del sole
Col tuo foco viverà.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Vat. lat.
collocazione 10204.56
Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni