Scheda n. 2018

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1630-1670

Titolo

L’addolorato Eurillo / del Sig. Gioseppe Corsi

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1630-1670]

Descrizione fisica

10 c 131-140v (effettive 121-130v) ; 225x280 mm

Note

Come le precedenti cantate del ms, anche questa presenta un’errata numerazione delle carte corretta da altra mano.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Peretti 2014: p. 202

Descrizione analitica

1.1: (recitativo-arioso, si minore, c)
S, L'addolorato Eurillo
%C-1@c %C-1@c 4-'xF'8xG'8xA'8xA'8B/'4B'8B''8D''8D''8xC''8xC'8B/'8B'8A'8A'8A
2.1: (arioso, si minore, c)
S, Se veloce al par dell'ore
3.1: (recitativo-arioso, re maggiore, c)
S, Ribellossi poiché contrario all’orme
4.1: (arietta, la maggiore, 3/4)
S, Quanto lontano più meco accolto
5.1: (recitativo, la minore, c)
S, Ma la bella ch’udia
6.1: (aria, la maggiore, 3/4)
S, Con qual alma e con qual core
7.1: (recitativo-arioso, si minore, c)
S, Si disse onde in un punto

Trascrizione del testo poetico

L’addolorato Eurillo
Nell’ora ch’al partire
Lo condusse la sorte
Con favella di morte
Spronò la lingua in dolorosi accenti
Dal seno sprigionò questi lamenti:

Se veloce al par dell’ore
È costretto o' Filli il piede
Di fuggire
Sappi almen che nel partire
Per trionfo di mia fede
È ribello del mio Core.

Ribello sì poiché contrario all’orme
Mentr’il passo s’avanza il pensier riede
E la memoria in tanta
Prospettiva dell’alma
A dispetto del piede
Sulla tela del core
Dipingerà il tuo celeste volto
Quanto lontano più, più meco accolto.

Ma la bella ch’udia
Del suo desir si traviati i detti
Pria con muta eloquenza
Con fecondia di pianto
Dalle labbra da gl'occhi
Scoperse il suo tormento
Tal de gl'amanti è la meschina sorte
Che quanto più nascondono l’affanno
Tanto palese e più agli occhi il fanno.
Indi tutta languente
Dalli ceppi dell’alma
Sprigionò la sua lingua in questi accenti:

Con qual alma e con qual core
Mi palesi il tuo lamento
Se a gl'amanti vuol Amore
ch’el partire sia morire.

Sì disse onde in un punto
In quel mare di pianti
Che sgorgava da gl'occhi
Per remora servì la sua bellezza
Onde immoto il garzone
Restò col pied' el cor doppio prigione.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.18.14

Scheda a cura di Vera Alcalay
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