Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
La cantata è costituita da quattro brevi arie bipartite che si susseguono pressappoco come variazioni strofiche. Il settenario "Grida mio cor pur forte" costituisce la parte B della seconda e quarta aria bipartita. Tra le due arie che lo contengono, esso viene ripetuto senza variazioni nelle prime battute, quindi modula variando il suo profilo melodico e chiude l’intera cantata non sulla tonica, bensì sulla dominante. In una sola occasione, il sesto verso della poesia "Che quanto inganni più tanto più godi", viene erroneamente riportato con la variante: "Chi quanto inganni più tanto più godi".
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
A) Gran dolor gran martire, B) Già conosco tue frodi
a) Tuo bel sguardo, B) Grida mio cor pur forte
A) Hora quel laccio è sciolto, B) Mio cor più non desia
A) Fu tua stella, B) Grida mio cor pur forte (la parte B modula in Mi maggiore e la cantata si chiude nel tono raggiunto -dominante-).
Trascrizione del testo poetico
Gran dolor gran martire
Ch’hog’hor prova il mio core
Non ti vuò più seguire
Amor tormentatore.
Passagg.o
Già conosco tue frodi
Che quanto inganni più tanto più godi.
Passagg.o
Tuo bel sguardo
Fu quel dardo
Che alla morte mi piagò
Non ti seguo Amor più no.
Grida mio cor pur forte
Chi si fida in Amor corre alla morte.
Passagg.o
Hora quel laccio è sciolto
E più dolor non sento
Il pianto in gioia è volto
E l’incendio è già spento.
Mio cor più non desia
Che non son più d’Amor son fatta mia.
Passagg.o
Fu tua stella
Ria fiammella
Che mia pace m’involò
Non ti seguo Amor più no.
Grida mio cor pur forte
Chi si fida in Amor corre alla morte.
Fine
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Giordano
collocazione Giordano 18.14
Scheda a cura di Giacomo Sances