Scheda n. 1887

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1656-1750

Titolo

Non vuò sperar di più

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Tricarico, Giuseppe (1623-1697)

Redazione

[S.l. : copia, 1656-1750]

Descrizione fisica

C. 79r-84r

Filigrana

Non rilevata

Note

Tutti i recitativi presentano la stessa musica (eccetto poche variazioni del soprano).

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (refrain, si♭ maggiore, 3/2)
Non vuò sperar di più
2.1: (recitativo-arioso, si♭ maggiore, c)
Tal'hor suol impetrar chi poco chiede
3.1: (refrain, si♭ maggiore, 3/2)
Mi basta un guardo al dì
4.1: (recitativo-arioso, si♭ maggiore, c)
Suol far gratie tal'hor bellezza altera
5.1: (aria, si♭ maggiore, 3/2)
Al merto di mia fe'
6.1: (recitativo, si♭ maggiore, c)
Suol tal'hor esaudir benigno un volto

Trascrizione del testo poetico

Non vuò sperar di più
Di quel che Amor mi dà
Se un guardo sol s’avrà
sarò contento su
Non vuò sperar di più.

Passag.o

Tal’hor suol impetrar chi poco chiede
Ogni picciol favor mi è gran mercede.

2a.

Mi basta un guardo al dì (si si)
Chieder men non si può
Se un guardo sol havrò
Son contento così
Mi basta un guardo al dì.

Suol far gratie tal’hor bellezza altera
Chieder molto non dee chi poco spera.

Passag.o

3a.

Al merto di mia fe’
Che costante ogn’hor fu
Un sol guardo e non più
Mi sarà gran mercè.

Passag.o

Suol tal’hor esaudir benigno un volto
Chi vuol poco ottener non chiegga molto.

Fine

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Tn - Torino - Biblioteca Nazionale Universitaria, sezione musicale
fondo Giordano
collocazione Giordano 18.13

Scheda a cura di Giacomo Sances
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