Scheda n. 1880

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1656-1750

Titolo

Con quel sempre dir di no

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Tricarico, Giuseppe (1623-1697)
autore del testo per musica: Bartoli, dottor

Redazione

[S.l. : copia, 1656-1750]

Descrizione fisica

C. 40v-47r

Filigrana

Non rilevata

Note

Errore del copista a c. 43v: il termine ’avvinto’ che concorderebbe con tutti gli aggettivi relativi all’io narrante, di sesso maschile, è erroneamente sostituito con il corrispettivo femminile ’avvinta’. Il termine fa parte del refrain che, in tutte le altre ripetizioni, presenta la versione maschile ’avvinto’.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria-refrain, do maggiore, 3/2)
Con quel sempre dir di no
2.1: (recitativo-arioso, mi maggiore, c)
Uditemi o tiranna
3.1: (aria-refrain, do maggiore, 3/2)
Con quel sempre dir di no
4.1: (arioso, mi maggiore, c-3/2)
Hor ditemi o crudele
5.1: (aria-refrain, do maggiore, 3/2)
Con quel sempre dir di no

Trascrizione del testo poetico

Con quel sempre dir di no
Non ci posso più durar
Se mia sorte
Fra dure ritorte
Avvinto mi vuol
Son contento
Ma in tanto tormento
Servir e penar quest’alma non può
Con quel sempre dir di no
Non ci posso più durar.

Uditemi o tiranna
Che dura legge è questa?
Dunque fra mille pene
Mentre mi struggo e moro
In voi del mio ristoro
La pietà non si desta?
Che dura legge è questa?
Pena langue
S’affanna quest’Alma nel dolore
E voi costante e ferma nel rigore
Più negate se chiede
E più godete all’hor che la mirate
Più dolente e più mesta
Che dura legge è questa
Ah se forse bramate
Ch’io per vostra cagion l’Anima spiri
Son pago ma a che pro?

Con quel sempre dir di no
Non ci posso più durar
Se mia sorte
Fra dure ritorte
Avvinta [!] mi vuol
Son contento
Ma in tanto tormento
Servir e penar quest’alma non può
Con quel sempre dir di no
Non ci posso più durar.

Hor ditemi o crudele
E quando mai
Havran da voi Pietà le mie querele?
Se fra tanti miei dolori
Non poss’io trovar mercè?
E volete che v’adori
Questo cor con salda fe’?
No’l credete, no’l pensate
V’ingannate, lo vedrete
E pur sempre ostinata
I labbri a me chiudete?
E pur del vostro core
Il crudo rigore
Cangiar non potrò.

Con quel sempre dir di no
Non ci posso più durar
Se mia sorte
Fra dure ritorte
Avvinto mi vuol
Son contento
Ma in tanto tormento
Servir e penar quest’alma non può
Con quel sempre dir di no
Non ci posso più durar.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Tn - Torino - Biblioteca Nazionale Universitaria, sezione musicale
fondo Giordano
collocazione Giordano 18.6

Scheda a cura di Giacomo Sances
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