Scheda n. 1877

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1656-1750

Titolo

L’intendete pur male

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Tricarico, Giuseppe (1623-1697)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1656-1750]

Descrizione fisica

C. 20v-29r

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria-refrain, mi minore, c)
L'intendete pur male
2.1: (aria, mi minore, c - 3/2)
Se mi sdegno da vero
3.1: (refrain, mi minore, c)
L'intendete pur male
4.1: (recitativo-arioso, do maggiore, c)
Quel che acquisto lontan perdo vicino
5.1: (arietta, la maggiore, 6/4)
Ah chi pace non ha pace non perde
6.1: (arioso, mi minore, c)
E pur con lunga e immobile costanza
7.1: (refrain, mi minore, c)
L'intendete pur male
8.1: (aria, mi minore, 3/2 - c)
Per haver il ristoro
9.1: (refrain, mi minore, c)
L’intendete pur bene

Trascrizione del testo poetico

L’intendete pur male
A trattarmi così
Con disprezzo mortale
Mi scacciate ogni dì
E s’io fuggo da voi
Mi richiamate poi
Obbedisco e ritorno
Eccomi qui sotto al giogo fatale
L’intendete pur male
A trattarmi così.

Se mi sdegno da vero
Non so come l’andrà
Che superbo pensiero
Mia tiranna vi fa?
Quando io servo sprezzate
Quando io fuggo chiamate
Obbedisco e ritorno
Eccomi qui sotto al giogo fatale

L’intendete pur male
A trattarmi così.

Quel che acquisto lontan perdo vicino
Ma il vicin che m’offende è quel che piace
E se lungi camino
dall’aspera guerra mia perdo la pace
Ah chi pace non ha pace non perde.

E pur con lunga e immobile costanza
La misera speranza
Quanto troncata è più, più si rinverdì
O che premio crudele
Un invito incostante a un cor fedele
Ma che dissi o begl’occhi: ecco mi pento
Così dolce è un vostro sguardo
Ch’io confesso esser bugiardo
Voi siete giusti: il premio grande: io mento.

L’intendete pur bene
A trattarmi così.

Alla piaga sovviene
La man che mi ferì
Di sì dolce mercede
Pagasi la mia fede
Che s’un lampo sereno il cor sentì
Si fan dolci le pene

L’intendete pur bene
A trattarmi così.

Per haver il ristoro
Da sì cara Pietà
Volentier io mi moro
Per chi vita mi dà
Fra speranza e timore
Vigila sempre Amore
Che il trar in ozio a un vero amante
Dirò che non si conviene

L’intendete pur bene
A trattarmi così.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Tn - Torino - Biblioteca Nazionale Universitaria, sezione musicale
fondo Giordano
collocazione Giordano 18.4

Scheda a cura di Giacomo Sances
Ultima modifica: