Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data certa, 1688
Titolo
Del medesimo
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Gasparini, Francesco (1661-1727)
possessore: Pamphilj, Benedetto (1653-1730; cardinale)
copista: Pertica, Giovanni (fine XVII-inizio XVIII sec.)
Fa parte di
[5 Cantate e 5 Duetti] (n. 1857/4)
Redazione
Roma : copia di Giovanni Pertica, 1688
Descrizione fisica
C. 40-48
Filigrana
Non rilevata
Note
La cantata è stata copiata per Pamphilj nel 1688. Pubblicata in: Francesco Gasparini, Cantatas with Violins. Part 1: Soprano Cantatas, a cura di Lisa Navach, Middleton 2010 (Recent Researches in the Music of the Baroque Era 162).
Titolo uniforme
Bellezza, che sei. Cantata
Organico
Soprano, 2 violini e continuo
Bibliografia
Descrizione analitica
1.1: Adagio(aria, do minore, c)
Bellezza che sei, che sei
Bellezza che sei, che sei
1.2: Adagio(aria, do minore, c)
Begl'occhi che siete, che siete
Begl'occhi che siete, che siete
2.1: (recitativo, c)
Guancie di fresche Rose
Guancie di fresche Rose
2.2: (aria, do minore, c)
Sembrate eterne e poi vi sfronda un hora
Sembrate eterne e poi vi sfronda un hora
Trascrizione del testo poetico
Bellezza che sei, che sei?
Tu sembri un fior, ch’in faccia al sol s’apri,
Che scherza e ride,
Mà il sol, che lo nudrì,
Coi rai l’uccide.
Pur da un fior così cadente
Esce spina sì pungente,
Che fà piaghe mortali ai sensi miei.
Bellezza che sei, che sei?
Begl’occhi che siete, che siete?
Tolte di notte al ricamato vel sembrate stelle,
Mà un sol giro di ciel
Vi fà men belle.
Sò, che gode, chi vi mira,
Mà di morte esposte all’ira
Sul più bel del goder poi vi chiudete.
Begl’occhi che siete, che siete?
Guancie di fresche Rose,
Belle nunzie del riso,
Gigli di bianco viso,
Primavere del guardo,
Per cui spesso in amor vacillo et ardo.
Stolto è ben, chi v’adora:
Sembrate eterne e poi vi sfronda un hora.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
D-MÜs - Münster - Santini-Bibliothek (in D-MUp)
collocazione Sant.Hs.862.4
collocazione Sant.Hs.862.4
Scheda a cura di Berthold Over