Scheda n. 1634

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1630-1660

Titolo

Filli mia che mi ferì

Presentazione

Partitura

Fa parte di

Redazione

[S.l. : copia, 1630-1660]

Descrizione fisica

C. 59-68

Filigrana

Non rilevata

Note

Lo stesso testo, ma con 2a. parte diversa, musicato da Barbara Strozzi: Ariette a voce sola, Venezia 1657.

Titolo uniforme

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (arioso, 3/2)
S, Filli mia che mi ferì
2.1: (recitativo-arioso, c-3/2)
Un giorno è tutta mia
3.1: (recitativo-arioso, si♭ maggiore, c-3)
Benche in astrologia
4.1: (arioso, sol minore, 3/2-c)
Del viso adorno

Trascrizione del testo poetico

Filli mia che mi ferì
Io non so che pensier ha
Mai non seguita due dì
Ad amarmi come va.

Un giorno è tutta mia
Ch’ancor mi doneria
Se fosse in suo poter tutto il perio
Poi l’altro dì non mi conosce più
Ha nel cervello un molinello
Che sempre gira
S’ella è pietosa un dì l’altro s’adira

2a
Benché in astrologia
Già esperta ella non sia
Con novelle maniere
Senza osservar le sfere
Ai circoli solari
Potria fare i pronostici e i lunari.

Del viso adorno
Il bel sereno
Dura un sol giorno
E poi vien meno
Sue luci belle
S’un di son stelle
Placide e liete
L’altro poi si trasformano in comete.

Onde suol sempre mai dentro il suo petto
Al tramontar del dì mancar l’affetto.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-MAC - Macerata - Biblioteca Comunale
collocazione MSS.MUS.113.43.7

Scheda a cura di Chiara Tiboni
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