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Titolo
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Legami a persone
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Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Titolo uniforme
Organico
Bibliografia
Descrizione analitica
Lungi da voi, che siete
Un affanno più tiranno
Ah, languide pupille
Chi sa, vi rivedrò
Trascrizione del testo poetico
Lungi da voi, che siete
Poli del mio pensier, languidi lumi,
Come ogn’or mi consumi
Fiero dolor tiranno,
Amor, lo spieghi, amore,
Che di crudele affanno
A l’ultime agonie spinge il mio core.
Pallido nel sembiante,
Tratto fuor di me stesso,
Tal or doglioso amante
Esclamo sospirando:
E quando cieli e quando
A goder tornerò luci si belle?
Ma il duol par, che risponda:
Soffri sì rie procelle
Senza spene di calma,
Se lontane da te son le tue stelle.
Un affanno più tiranno
Di crudele lontananza
Non si trove e non si da.
E il mio core, che si muore,
Può ridir, quanto s’avanza
La sua fiera crudeltà.
Ah, languide pupille,
Ah, labbri pallidetti,
Di teneri diletti
Incapace son io da voi lontano.
E con furore insano
Qual or penso, che a voi
Mi tolse avverso fato.
Misero e disperato
Vorrei morir per vagheggiarvi almeno,
Ombra di amor felice
A cari lacci, a ciechi ardori in seno.
Ma perché spero un giorno
Tornarvi a riveder, d’alta costanza
Sono esempio penoso in lontananza.
Chi sa, vi rivedrò,
Il cor così mi dice
Ed io meno infelice
Così voglio sperar.
E se non trovarò
Fallace la speranza,
Vedrete la costanza
Di chi vi seppe amar.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Sant.Hs.1898.12
Scheda a cura di Berthold Over