Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Titolo uniforme
Organico
Bibliografia
Descrizione analitica
Oh numi eterni, oh stelle!
Già superbo del mio affanno,
Ma voi forse nel cielo
Il suol, che preme,
Ah, che ancor nell'abisso
Questi la disperata anima mia
Ma il ferro, che già intrepida stringo
Alla salma infedel porga la pena
A voi, padre, consorte
Già nel seno comincia
Trascrizione del testo poetico
Oh numi eterni, oh stelle!
Stelle, che fulminate empij tiranni,
Impugnate a miei voti horridi strali.
Voi con fochi tonanti
Incenerite il reo Tarquinio e Roma.
Dalla superba chioma
Omai trabocchi il vacillante alloro.
S’apra il suolo in voragini. Si celi
Con memorando esempio
Nelle viscere sue l’indegno e l’empio.
Già superbo del mio affanno,
Traditor dell’honor mio
Parte l’empio, lo sleal.
Tu punisci il fiero inganno
Del fellon, del mostro rio,
Giusto ciel, parca fatal.
Ma voi forse nel cielo
Per castigo maggior del mio delitto
State otiosi, ò provocati numi.
Se son sorde le stelle,
Se non m’odon le sfere,
A voi tremende deità
Dell’abisso mi volgo.
A voi, a voi s’aspetta
Del tradito honor mio far la vendetta.
Il suol, che preme,
L’aura , che spira
L’empio romano,
S’apra, s’infetti.
[Se il passo move]
Se il guardo gira,
Incontri larve,
Ruine aspetti.
Ah, che ancor nell’abisso
Dormon le furie, i sdegni e le vendette.
Giove dunque per me non ha saette
E pietoso l’inferno?
Ah, ch’io già sono in odio al cielo, a Dite:
E se la pena
Non piomba sul mio capo,
A miei rimorsi
È permesso il poter di castigarmi.
Questi la disperata anima mia
Puniscan, sì, sì.
Ma il ferro, che già intrepida stringo,
Alla salma infedel porga la pena.
A voi, padre, consorte, a Roma, al mondo
Presento il mio morir. Mi si perdoni
Il delitto essecrando, ond’io macchiai
Involontaria il nostro honor. Un’altra,
Più detestabil colpa
Di non havermi uccisa
Pria del misfatto, mi si perdoni.
Già nel seno comincia
A compir questo ferro i duri uffitij.
Sento, ch’il cor si duole
Più del dolor di questa
Caduta invendicata,
Che dell’orror della vicina morte.
Ma se qui non m’è dato
Castigar il tiranno, opprimer l’empio,
Con più barbaro esempio,
Quand’ei sen cada estinto,
Stringerò a danni suoi mortal saetta
E furibonda e cruda
Nell’inferno farò la mia vendetta.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Sant.Hs.1898.2
Scheda a cura di Berthold Over