Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
La cantata è stata copiata per il Cardinale Pietro Ottoboni nel 1691 e 1692.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
[C]on ingiuste querele
Non è fabro d'inganni e di frodi
Ed io son menzognier d’inganni fabro?
Tu nel ciel del tuo bel viso
Questa, questa, ò crudele
Trascrizione del testo poetico
[C]on ingiuste querele,
Bella, tu mi condanni.
Menzogniero non è fabro d’inganni
Un amante fedele.
Mà’l tuo rigor, ch’ogni rigor eccede,
Dà titolo di frode à ciò ch’è fede.
Non è fabro d’inganni e di frodi,
Chi frà i lacci d’un crine restò.
Mà chi seppe formare quei nodi,
Quella fu che gl’inganni formò.
Ed io son menzognier d’inganni fabro?
Bella, non il mio cor mente il tuo labro.
Tu nel ciel del tuo bel viso
Hai le gratie et hai gl’amori.
E nel seno il cor diviso
In più affetti et in più cori.
Questa, questa, ò crudele,
È l’arte d’ingannar: mostrare un volto,
Che ad ogn’un, che lo mira,
Finga a tutti esser uno e in varii volti
Tutti alletti, niun prezzi e inganni molti.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Barb.lat.4202.3
Scheda a cura di Berthold Over