Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
Siedi Amarilli mia
Io ti miro e poi sospiro
Ah sì che i tuoi begl'occhi
Se scherza e ride
Trascrizione del testo poetico
Siedi, Amarilli mia, siedi e m’ascolta.
Qui lung’ io dal timor, tu dalla noia
De’ rivali pastori
Ragionar ben potrem de’ nostri amori.
Non v’è chi n’oda o che favelli intorno
Né chi di gelosia tinto né guardi.
Siedi Amarilli mia, siedi. Che tardi?
Quest’erbe, questi fior, questi ruscelli
E queste amene collinette apriche
Che fur gran tempo a miei sospiri amiche
E pietose al mio pianto
Sol mi vedranno a te sedere accanto.
Lascia ch’io parli almen solo una volta!
Siedi Amarilli mia, siedi e m’ascolta.
Io ti miro e poi sospiro,
Dir vorrei e dir non so,
Si confonde il labro e ‘l cor,
E smarrita l’alma aita
Chieder tenta e poi non può.
Ahi che pena! Ahi che dolor!
Ah sì, che i tuoi bell’occhi
Con silenzio loquace,
Sì favellano al cor se il labro tace:
“Parla Fileno mio, parla, che pensi?”.
Ah mia cara Amarilli,
Penso parlar del mio gran foco ascoso
Tanto t’ho a dir, che incominciar non oso.
Se scherza e ride
Se parla e dice
Quanto è infelice
Amando un cor,
Non ama allor, ma finge.
Se non favella
Ma guarda e tace,
E senza pace
Sospira ogn’or,
Laccio d’amor lo stringe.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Noseda
collocazione M.36.4
Scheda a cura di Stefano Aresi