Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Cantata erroneamente attribuita dal copista a Benedetto Marcello.
A c. 155 in basso a destra indicato "P 8"
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
Torna Aprile e l’aure scherzano
S, Ride la terra, e il cielo, il mare, il prato
S, Se Zefiro spira
Trascrizione del testo poetico
Torna Aprile e l’aure scherzano
Ride ogn’erba ed ogni fior
Ogni Augello a la sua cara
Dice t’amo et ella a gara
Tra le frondi gli risponde
Con un grato mormorio
T’amo anch’io cor del mio cor.
Ride la Terra, e il Cielo, il Mare, il Prato,
E i fiori ardon di nuovi Amori.
Io solo oh Dio sconsolata rimango
Et all’altrui gioir sospiro e piango.
Sì sì già torna Aprile
Ma tu mio ben non torni e pur tu sai
Che non posso soffrire
Di star da te lontana e non morire.
Deh ti sovvenga infido
Che mi giurasti cento volte, e cento
Che fin tanto che spento
Non fosse il viver tuo saresti mio,
Ma tu pur vivi, e tua più non son io.
Tra i piaceri tra i diletti
Della nuova stagion tal ora almeno,
Ricordati o crudel che sempre io peno
Se Zefiro spira
intorno al tuo sen
Dì pur che sospira
quest’alma vien men.
S’avvien che nell’onda
Il sole s’asconde
Rimira ch’esangue
La rosa si sfiora
Poi dì che m’adora,
Così sempre langue
Lontan dal suo ben
S’avvien che t’asconda
Il sole s’asconda.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 33.3.30 (olim Cantate 30)/27
Scheda a cura di Antonia Francesca Preziosa