Scheda n. 13373

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1710-1740

Titolo

Cantata / del Sig. Baron d’Astorga

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)

Fa parte di

Redazione

[s.l., copia]

Descrizione fisica

C. 155-162v (olim 1-8v)

Filigrana

Non rilevata

Note

Cantata erroneamente attribuita dal copista a Benedetto Marcello.

A c. 155 in basso a destra indicato "P 8"

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (Aria , re maggiore, C)
Torna Aprile e l’aure scherzano
2.1: (recitativo , mi minore, C)
S, Ride la terra, e il cielo, il mare, il prato
3.1: Andante(Aria , la maggiore, C)
S, Se Zefiro spira

Trascrizione del testo poetico

Torna Aprile e l’aure scherzano
Ride ogn’erba ed ogni fior
Ogni Augello a la sua cara
Dice t’amo et ella a gara
Tra le frondi gli risponde
Con un grato mormorio
T’amo anch’io cor del mio cor.

Ride la Terra, e il Cielo, il Mare, il Prato,
E i fiori ardon di nuovi Amori.
Io solo oh Dio sconsolata rimango
Et all’altrui gioir sospiro e piango.
Sì sì già torna Aprile
Ma tu mio ben non torni e pur tu sai
Che non posso soffrire
Di star da te lontana e non morire.
Deh ti sovvenga infido
Che mi giurasti cento volte, e cento
Che fin tanto che spento
Non fosse il viver tuo saresti mio,
Ma tu pur vivi, e tua più non son io.
Tra i piaceri tra i diletti
Della nuova stagion tal ora almeno,
Ricordati o crudel che sempre io peno

Se Zefiro spira
intorno al tuo sen
Dì pur che sospira
quest’alma vien men.
S’avvien che nell’onda
Il sole s’asconde
Rimira ch’esangue
La rosa si sfiora
Poi dì che m’adora,
Così sempre langue
Lontan dal suo ben
S’avvien che t’asconda
Il sole s’asconda.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.3.30 (olim Cantate 30)/27

Scheda a cura di Antonia Francesca Preziosa
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