Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Titolo dall'incipit testuale. Capolettera ornata.
SBN e RISM A II, ingannati dai piccoli capolettera posti all'inizio dell'arioso «Degl’occhi vostri il favellare ignoto» e dell'aria «So ben ch’al mio core», dividono questa cantata in tre composizioni distinte (cfr. SBN: MSM0117601 e RISM A II: 850714545).
La medesima intonazione è presente in F-Pn, Mus. Rés. Vmf ms. 20 dove è attribuita a Mario Savioni e in V-CVbav, Chigi Q.IV.2 con attribuzione a Giuseppe Corsi e data di composizione fissata al 1659.
Esistono altre due intonazioni dello stesso testo poetico: una testimoniata in I-Nc 33.5.16 (anonima e per soprano) e in D-Mbs Ms 1527 (per voce di basso) e un'altra testimoniata in I-PS B.290 1 (anonima).
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
Me lo volete dire
Degl’occhi vostri il favellare ignoto
Se le luci lusinghiere
Me lo volete dire?
So ben ch’al mio core
Fate almeno ch’io comprenda
Me lo volete dire
Trascrizione del testo poetico
Me lo volete dire
Se mi amate o non m’amate?
Risolvetevi, parlate,
Fate ch’io sappia almen s’ho da morire!
Degl’occhi vostri il favellare ignoto
No, no, non è palese a me
Poich’il mio core
Astrologo non è
Ch’intender possa delle stelle il moto.
Se le luci lusinghiere
Hor cortesi et hor severe
Verso me voi raggirate
S’hor contenti promettete,
S’hor le gioie mi negate,
Dite voi come volete
Ch’io mi possa mai capire.
Me lo volete dire
Se mi amate o non m’amate?
Risolvetevi, parlate,
Fate ch’io sappia almen s’ho da morire!
So ben ch’al mio core
Le vostre pupille
Avventan faville,
Ma non so se di sdegno o pur d’amore.
Fate almeno ch’io comprenda
Di qual foco ogn’hora ardete,
Acciò poi da me s’intenda
Già che morto mi volete
Di che morte ho da morire.
Me lo volete dire
Se mi amate o non m’amate?
Risolvetevi, parlate,
Fate ch’io sappia almen s’ho da morire!
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Correr
collocazione Busta 1.12/7
Scheda a cura di Ivano Bettin