Scheda n. 13141

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1690-1740

Titolo

Cantata [Da l’arco d’un bel ciglio ]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Albinoni, Tomaso Giovanni (1671-1750/51)

Fa parte di

Cantate da camera (n. 12934/22)

Redazione

Copia

Descrizione fisica

P. 176-182

Filigrana

Non rilevata

Note

L'attribuzione a T. Albinoni si ricava da alcune concordanze. 

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Rossi 2003: p. 409

Descrizione analitica

1.1 : (recitativo, C)
Da l’arco d’un bel ciglio
2.1: Larghetto(aria, si♭ maggiore, 3/4)
Che tu m’habbia incatenato
3.1 : (recitativo, C)
Sì mia bella tiranna qual’ora
4.1: (Aria , si♭ maggiore, 2/4)
Vago amabile mio viso

Trascrizione del testo poetico

Recit.

Da l’arco d’un bel ciglio
Sagittario d’amore
Semplicetto garzon languai traffitte
Né trovando pietade
Nel adorata Irene
delle sue acerbe pene
E del suo immenso ardore
sospiroso e dolente
un giorno in tali note
si lagnò con l’arcier nume inclemente

Aria

Che tu m’habbia incatenato
Son contento o dio d’amor
Ma ch’il cor voglia sbranarmi
E le piaghe rinovarmi
E l’estremo del rigor

Recit.

Sì mia bella tiranna
qual’ora senza pietà mi vibri il guardo
a quest’anima esangue
miserabil trofei di tua fierezza
vibri una nuova piaga
onde aspersa di sangue
sui confin della vita
Da’ miei pallidi lumi sta per fuggir
In maschera di pianto
quando men fiera o’ bella
La doglia che m’accora
non raddolcissi ed in mercè
Non doni un tuo lampi
amorosa a chi t’adora.

Aria

Vago amabile mio viso
Lascia almen che per te senta il piacer del mio penar
Lascia o cara e ti ramenta
che non può nel paradiso la fierezza mai regnar

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-MOe - Modena - Biblioteca Estense e Universitaria
collocazione Mus. F. 99 /22

Scheda a cura di Giovanni Maria Block
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