Scheda n. 13140

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1690-1740

Titolo

Cantata [Chi non sa, non sa che sia tormento]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Bononcini, Giovanni (1670-1747)

Fa parte di

Cantate da camera (n. 12934/21)

Redazione

Copia

Descrizione fisica

P. 167-175

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Bibliografia

Lindgren 2009: p. 163

Descrizione analitica

1.1 : (Aria , si♭ maggiore, C)
Chi non sa che sia tormento
2.1: (recitativo, C)
Odi, odi bell’idol mio
3.1 : (Aria , si♭ maggiore, C)
Partire e morire, lo stesso sarà
4.1: (recitativo, C)
Ma no meglio è ch’io parta
5.1 : (Aria , si♭ maggiore, C)
Per servir sì dolci imperi

Trascrizione del testo poetico

Aria

Chi non sa che sia tormento
Provi sol per un momento
Di star lungi dal suo ben.
E vedrà se sentirà
tosto l’alma a disunirsi
E a morirsi il cor nel sen.

Recit.

Odi bell’idol mio
Ciò che sa dirti un core
Più retto il più fido
Che già poi Cupido
Si sommettesse all’amoroso impero
Se gl’è se gl’è pur vero
Ch’udir da labri tuoi troppo io deggia
Ch’a queste mura imbando io mi scosti,
Mi parta et abbandoni
deh pria che si sprigioni
Dal tuo bel sen questa fatal sentenza
Ferma sospendi il labro aspetta ancora
Non assietar la morte a chi t’adora.

Aria

Partire e morire
Lo stesso sarà
Siìunita la vita
Io tengo con te,
Scostandosi il pie’
La salma dall’alma
Divisa n’andrà.

Recit.

Ma no meglio è ch’io parta
Che di nume sì caro
Sarà per più maggior costanza e senno
Pronto ubidir che transgredire il cenno.

Aria

Per servir sì dolci imperi,
Volentieri
Mille morti incontrerò
Sia il partir quanto si voglia
Pena e voglia
Farò forza e soffrirò.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-MOe - Modena - Biblioteca Estense e Universitaria
collocazione Mus. F. 99 /21

Scheda a cura di Giovanni Maria Block
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