Scheda n. 13125

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa ponte, 1700-1735

Titolo

Cantata del Sig.re Attilio Ariosti

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Ariosti, Attilio Malachia (1666-1729)

Fa parte di

(n. 12427/41)

Redazione

Copia

Descrizione fisica

P. 233-239

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, C)
Non torni mai quella funesta notte
2.1: Largo(aria, si minore, c)
Il maggiore de' danni miei
3.1: (recitativo, C)
Deh fosse vano il sogno
4.1: Presto(aria, sol maggiore, 12/8)
Se men temere cara deggio amarvi

Trascrizione del testo poetico

Non torni mai quella funesta notte
In cui dormendo vidi
La vaga mia altrui languirsi in braccio.
Allor, allora in mai vergogna e scorno
Tutte le stelle ree scorsero in cielo,
Ahi quanto pianse il core a questa vista
Quanto il seno bagnai, quanto le piume,
Ma sorto in Oriente il primo lume
Sollecito timore
Frutto de’ sonni miei
M’emp[ì] l’anima tutta e lo credei.

Il maggior de’ danni miei
Il mio credere si fe’.
E il più dolce di sua calma
L’alma mia tutta prede [sic].

Deh fosse vano il sogno,
Fosse vano il sospetto
Onde agitato è il petto.
Ma la tema ch’opprime i sensi miei
Bella voi non offenda
Che siete la mia pena, il mio diletto.
Prova di certo amore
Fu sempre idolo mio sempre il timore.

Se men temere
Cara deggio
Amarvi meno
Io deggio ancor.
Ma se qui piace
L’affetto mio
Così vi piaccia
Il mio timor.

Paese

Germania

Lingua

Italiano

Segnatura

D-Bsb - Berlin - Staatsbibliothek zu Berlin Preussischer Kulturbesitz
collocazione Mus.ms. 30074/41

Scheda a cura di Roberto Scoccimarro
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