Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Capolettera ornata. Titolo dall'incipit testuale.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
Ch’io ti manchi di fede, idolo mio
Se mai tento col solo pensiero
Prima d’esserti infida
A quest’alma innamorata
Balze immote al soffiar d’empi Aquiloni
No, ch’in Amor non v’è
Trascrizione del testo poetico
Ch’io ti manchi di fede, idolo mio,
Ch’io t’offenda in Amore,
Non ho sì vile il core!
Vanto un’alma costante e tua son io.
Se mai tento col solo pensiero
Di tradirvi, pupille adorate,
Faccia splendere fato più fiero
Tutte contro di me le stelle irate.
Prima d’esserti infida
Di cento spade e cento
Incontrerò la tirannia crudele
Ed ò, con qual contento
Direi: «Moro per te, moro fedele».
E poi con fama ancora
Della costanza mia, ch’ogn’altra eccede,
Direbbe: «Il mondo all’hora,
Lidia, morì per non mancar di fede».
Ah, di sì bella fama
Chi gloria non desia, no, che non ama.
A quest’alma innamorata,
Quando il ciel più non arrida,
Potrà farmi sventurata,
Non potrà mai farmi infida.
Se la sorte un dì m’invola
Del mio nume il ben sembiante,
Potrà far, ch’io resti sola,
Non potrà farmi incostante.
Balze immote al soffiar d’empi aquiloni,
Scogli, che frangon sempre
Gl’assalti d’onda impetuosa e ria,
Deboli paragoni
Sono alle tempre della fede mia.
Se provasti un istante
L’amorose tempeste ei miei tormenti,
Tutti vi frangereste
O voi, che resistete all’onde, ai venti.
No, ch’in Amor non v’è
Fede che sia maggior
Di mia costanza.
Che nel serbar la fé
Quest’impiagato cor
Ogn’altro avanza.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Mus.1-J-2,2.8
Scheda a cura di Ivano Bettin