Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Redazione
Descrizione fisica
Note
Copia del Copista 11 (cfr. bibliografia)
Titolo uniforme
Organico
Bibliografia
Descrizione analitica
Voi del Idol mio
Si che l'alma e prigioniera
Volgo i lumi sovvente
Confusi timori di giaccio e di foco
E dove ahi lasso io mi raggiro
Fabro sia pur di reti Cupido
Trascrizione del testo poetico
Voi del idolo mio,
Care frecce adorate,
Se in voi chiudete amore
Vantate, pur vantate,
Coi vostri lacci imprigionarmi il core
Che se l'alato Dio
Per voi ferirmi
Entro l'Idalio agone voi formate,
A quest'alma, aurea prigione.
Sì che l'alma è prigioniera
D'un amato e vago crine,
Onde il core altro non spera
Che patir dolci ruine.
Volgo i lumi sovvente
Al tesoro lucente
Delle chiome dorate
E in mirar di sì begl'ori il fonte,
Ardo, temo ed aggiaccio,
Che se pria si disciolse
Di Danae in grembo Giove
In procelle aurate,
Ecco che pur si scioglie in aure o nembo
Del mio bel sole in fronte
Se pur non schende
A sì bel sole in braccio.
Confusi timori
Di giaccio e di foco
Non date più loco
Al duol che m'uccide.
E dove, ahi lasso, io mi raggiro?
E dove ergono il volo i miei pensieri?
O stelle ch'ora parte, ora torna,
Or si ferma, or si move!
Il sospiro il pensiero
Né trovo il fine ove il desio ritorna
Sì sì voi chiome inanellate belle
Se v'accogliete in giri
Sa di voi fabricar l'Idalio arciero
Laberinti al pensier,
Reti alli sospiri.
Fabro sia pur di reti Cupido,
Formi pur laberinti al mio core
Che s'allaccia un amante ch'è fido
Non paventa gl'inganni del core.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione H 659(VII).17
Scheda a cura di Matteo Giannelli