Scheda n. 12835

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1650-1700

Titolo

O che destin crudele

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Cappellini, Pietro Paolo (c.1641-1660)

Fa parte di

(n. 12531/11)

Redazione

Copia

Descrizione fisica

C. 34-37

Filigrana

Non rilevata

Note

Del s.re Cappellini riportato ad inizio partitura

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (recitativo-arioso, C)
O che destin crudele
2.1: (aria, mi minore, C)
Gioie mie dal sen partite
3.1: (recitativo-arioso, C)
Miei contenti itene in pace
4.1: (recitativo-arioso, 3)
D’un bel crine laccio amato
5.1: (aria, mi minore, 3)
Che s’allenta ben sì ma non si spezza.

Trascrizione del testo poetico

O che destin crudele
Tiraneggia il mio Core
Comanda il crudo Amore
Ch’io non goda mai tranquillo un dì
Ch’io ritorni ad amar chi mi tradì.

E già senza dimora
Ecco che fa ritorno
Alle catene usate il piè disciolto
E al lampeggiar d’un volto
Che armato di rigor stelle nemiche
Prendon novo vigor le fiamme antiche
L’incantata mia fede
Dalla magia d’una bealtà incostante
Trascurata sen riede
A gl’imperi d’un barbaro sembiante
E fan ritorno i miei pensieri amanti
Ai sospiri, ai lamenti, al duolo ai pianti.

"Aria"
Gioie mie dal sen partite
Contentezze non restate
Chiamo il duol voglio ferite
Meco star più non sperate
Già dal sen sete sbandite
Gioie mie gioie mie
Dal cor partite.
"2a"
Miei contenti itene in pace
Libertà ti lascio a Dio
Già ritorna il pensier mio
A seguir beltà fugace,
che le pene fa gradite
Gioie mie dal cor partire.
"3a"
D’un bel crine laccio amato
Onde avvinto il cor già pianse
Del mio piede impregionato
S’allentò, ma non si franse.

È il legame d’Amor di tal durezza
Che s’allenta ben sì ma non si spezza.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-MOe - Modena - Biblioteca Estense e Universitaria
collocazione Mus. E.279.11

Scheda a cura di Sophia Maria Ines Sapienza
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