Scheda n. 12684

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1703-1705

Titolo

[Non consolatemi ch’io più m’affanno]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

curatore: Fede, Innocenzo (1661?-1732?)
possessore: Stuart, Giacomo III (1688-1766)

Fa parte di

(n. 12601/19)

Redazione

Copia del Copista 11 (cfr. bibliografia)

Descrizione fisica

p. 68-74

Filigrana

Non rilevata

Note

Per l'attribuzione della copia al Copista 11 cfr. bibliografia

Titolo uniforme

Organico

Basso e continuo

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, C)
Non consolatemi ch'io più m'affanno
2.1: (aria, do maggiore, 3/2)
Dite ch'io pianga ch'io goderò
3.1: (recitativo, C)
Misero so ben io perché mi dolgo
4.1: (arioso, 3/2)
Gran tempesta ho nel cor
5.1: (recitativo, C)
Ah! Solo a me son note le mie procelle
6.1: (arioso, 3/2)
Aita e solo il non donarmi
7.1: (recitativo, C)
Lasciami sommerso
8.1: (arioso, sol maggiore, C; 3)
Chi ristorarmi vuol

Trascrizione del testo poetico

Non consolatemi ch'io più m'affanno
I ristori fan maggiori
Le cagioni del mio danno.

Dite ch'io pianga, ch'io goderò!
Fate ch'io mora, ch'io viverò!

Chi ristorarmi vuol, non mi conforta
A chi dispera anco lo scampo è morte.

Misero so ben io perché tanto mi dolgo,
Tacito in me rivolgo
L'alto principio che il mio duol cagiona.
Gran tempesta ho nel cor, ma non risuona.

Ah! solo a me son note le mie procelle
E sol desio che noto.
Plachi il turbine ignioto
Con involarmi a quest'odiosa vita.

Aita e solo il non donarmi .

Lasciatemi sommerso
Né mai profondi pianti.
Datemi questi vanti
D'haver vinto la morte almen tacendo
E parte di trofeo tacer morendo.

Paese

Francia

Lingua

Italiano

Segnatura

F-Pn - Paris - Bibliothèque Nationale de France
collocazione H 659(V).19

Scheda a cura di Matteo Giannelli
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