Scheda n. 12565

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1720

Titolo

Cantata à Voce Sola Viol.o Solo / Del / Sig.r Alessandro Scarlatti / [Dove fuggo, a che penso, ove m’ascondo]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)

Redazione

[S.l. : copia, 1700-1725]

Descrizione fisica

1 partitura (c. 1r-24r)

Filigrana

Non rilevata

Note

Titolo dall'intitolazione a c. 1. Vuota la c. 24v. La fonte non è citata nel catalogo di Hanley 1963

Titolo uniforme

Organico

Soprano, 1 violino e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Hanley 1963: n. 212

Descrizione analitica

1: (recitativo-arioso, C)
S, Dove fuggo a che penso
%C-1$xFCG@C 8-6''DD/'8BB-''6DF8FC4-/
2: Aria. Adagio(aria, mi minore, C)
Se agitata dalle pene
3: Rec.vo(recitativo, C)
Crudo Fileno ingrato
4: Aria(aria, sol minore, C/)
La memoria d’un ingrato
5: Ritornello(ritornello, sol minore, C/)
6: Recitativo(recitativo, C)
A voi balze romite
7: Aria. Largo(aria, fa♯ minore, 3/4)
Povera Clori tal'or dirò
8: Ritornello(ritornello, fa♯ minore, 3/4)
9: Recitat.o(recitativo, C)
Insegnatemi o mostri
10: Aria. Adagio(aria, si minore, C/)
Nelle selve tra le belve

Trascrizione del testo poetico

Dove fuggo, a che penso, ove m’ascondo?
Tormentoso e severo
Mi segue il mio pensiero.
Ogni oggetto che miro
Mi riesce d’orrore
Palpita in seno il core
E mi sveglia nell’alma un duol profondo.

Se agitata dalle pene
Io rivolgo un guardo al rio
Mi sovviene che quell’onda
È pianto mio.
Se alle rupi io volgo il passo
Mi rammento qual tormento
Sia l’amare un cor di sasso.

Crudo Fileno ingrato
È questa la mercede
Che si deve agl’ardori
De la tua fida Clori?
Tante lacrime sparse
Per te tanti sospiri,
Per te tanti martiri
Per te tanti del core affanni eterni
Hanno al fin meritato ingiurie e scherni.

La memoria d’un ingrato
Deh mi togli oh crudo arcier.
Già che vuole un empio fato
Ch’io mi scordi di goder.

A voi balze romite
Solitudini amare
A voi ricorro in voi
Il ristoro bramato
Spera il core agitato
Che almen fra i vostri orrori
Sui labri d’uno speco
Qualche pietà ritroverò da un’eco.

Povera Clori
Tal’or dirò,
Povera Clori
L’eco pietosa
Risponderà.
Poveri amori
Esclamerò
Poveri amori
Voce dogliosa
Replicherà.

Insegnatemi o mostri
Dove l’antro più cupo
Serve a vo[i] di ricetto
Che lungi al mio tiranno
Dal vostro orrore io mi farò diletto.
E se avvien che talora
Un pellegrino errante,
Un disperato amante
Quivi rivolga i passi
Io così scriverò sui vostri sassi.

Nelle selve tra le belve
Pastorella ch’è tradita
La sua vita finirà.
Passaggiero [sic] impara, impara
Quanto è cara quella fede
Ch’ha mercede
Quant’è amara se non l’ha.

Paese

Francia

Lingua

Italiano

Segnatura

F-Pn - Paris - Bibliothèque Nationale de France
collocazione RES VMC MS-148 (1)

Scheda a cura di Giacomo Sciommeri
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