Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Redazione
Descrizione fisica
Note
Per l'attribuzione della copia al Copista 11 cfr. bibliografia. L'attribuzione a Francesco Mancini si deve a due concordanze: I-Mc Q. 65-7 n. 19 e I-Bc V 194: in raccolta a stampa Lucca, Gregori, post 1698. Cfr. Bibliografia.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
Con chi lagnarmi devo
Mi lagnerò con voi, o mie pupille
Dunque è pena del fallo
Ma se peccaste voi
Ma no che voi non foste
Hor sì non più lagnarti
Trascrizione del testo poetico
Con chi lagnarmi devo
Delle mie pene, o sventurato core
Con Lilla o con Amore
Con Lilla no ch'ella mi piaga e poi
Gode ch'io mora per quel occhi suoi
Con Amore non posso
Ch'invano scopriria
Le piaghe del mio core
Se veder non le può che cieco Amore
E se cieco non fosse
Nemmen sperar conviene
Che ristori il mio danno
Che giustitia non fa un che tiranno
Dunque con chi mi lagno.
Mi lagnerò con voi o mie pupille
Perché voi troppo ardite
Al sole vi fissate
E tramandate al cor fiamme faville.
Dunque è pena del fallo
Se per sempre piangete
Con l'acqua il foco mio smorzar dovette.
Ma se peccaste voi
Per che del vostro errore
È destinata poi la pena al core
Se voi correste al foco
Per vagheggiar la fiamma
Hor meglio a poco a poco
Il core si consuma e poi s'infiamma.
Ma no che voi non foste
La cagion del mio mal fu'il cor istesso
Perché se voi miraste
Il comando del cor cieche osser[vaste].
Hor sì non più lagnarti
Se ti consumi o cor
Perché tu fosti solo
La causa del tuo duolo
Se piacque d'ingolfarti
Mezzo a tanto ardor.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione H 659(II).1
Scheda a cura di Matteo Giannelli