Scheda n. 12382

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1650-1680

Titolo

Un rio superbo figlio

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

(n. 12336/24)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

C.137-142

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Trascrizione del testo poetico

Un rio superbo figlio
D’alpestre balza in solitaria arena
Ergea tumida vena
E dove più […]oregiar s’udia
Sono capace a cento pesche apria
[…] poiché le reti invan disciolte
Queste note sul labbro Eurillo accolse.
Placidetto ormai respiri
Il mio cor dentro quell’onda
Ch’anco il vento de sospiri
Può destarmi aura seconda.
Chi riposa tra l’ombre il ciel non sgrida
Sol del verde ch’è qui mio cor si fida.
Così mentre ne vivo
Sciolto da gravi cure
Su la sponda di un rivo
Tempro le mie sventure
E se destino audace
Vuol turbar la mia pace
Serenandomi il cor fuggo il tormento.
Non sospira tra boschi altri ch’il vento.
Sono per mio conforto
Queste spiagge beate
Solitudini amate
La stess’onda m’è porto mia delizia
Mia reggia il bosco il monte
Fa che serena fronte
Sempre scopra nel volto e sempre rida
Sol del verde ch’è qui mio cor si fida.
Sol nel verde d’una speme
Che sicura già matura
Il mio cor pago ne va
Più bel giorno non si fa
Per dar tregua alle mie pene
D’un che sciolto da catene
Ritornasse in libertà
Che se mi togli il ciel sguardo omicida
Sol del verde ch’è qui mio cor si fida.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

F-Pn - Paris - Bibliothèque Nationale de France
collocazione Mus. Rés. Vmf ms. 20

Scheda a cura di Mariangela Stefania Lopatriello
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