Scheda n. 12256

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Testo a stampa

Data

Data certa, 1677

Titolo

All'illustrissima signora / s.r Maria Massimi / veduta dall'autrice da piccioli forami della / grata, mentre era à riverire l'eccellen.ma / sig. suor Flavia Verginia Chigi.

Presentazione

Non applicabile

Legami a persone

autore del testo per musica: Scalera Stellini, Maria Antonia
dedicatario: Massimi, Maria

Descrizione fisica

P. 47

Filigrana

Non rilevata

Note

Sonetto dedicato a Maria Massimi, suora del Monastero dei SS. Domenico e Sisto in Monte Magnanapoli di Roma così come suor Flavia Virginia [Laura] (1659-1725), primogenita di Agostino Chigi (1634-1705), I principe di Farnese; cfr. Raimondo Spiazzi, Cronache e fioretti del monastero di San Sisto all'Appia, Bologna, Edizioni Studio Domenicano, 1993, p. 565, 566.

Titolo uniforme

D'un ferreo ciel, tra sfere anguste a pena. Forma non specificata, Sonetto

Bibliografia

Trascrizione del testo poetico

D'un ferreo ciel, tra sfere anguste a pena
Pel mio sol inchinar, l'occhio fissai,
Ch'a celebrar di nuovo oggetto i rai,
Repentino stupor sveglio la vena.

In un vivace MAR luce serena
Di MASSIME virtù lieta ammirai,
Il cui valor non toccarà già mai
Del cielo oblio la sonnacchiosa arena.

Fiso specchiarsi io vidi in quei lucenti
Raggi il mio sol, con suo vital diletto,
Nel cui gioir proruppi in questi accenti.

Pur posso a questa io consacrar l'affetto,
Senza tôrre al mio sol gli ossequi ardenti,
Se del mio sol, e nume egli è l'oggetto.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rn - Roma - Biblioteca Nazionale Centrale
collocazione 71.11.A.4.56

Scheda a cura di Giovanni Tribuzio
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