Scheda n. 12144

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1660-1700

Titolo

Costanza mio core

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

Arie e cantate (n. 12077/9)

Descrizione fisica

C. 79r-88v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.9: (aria, re maggiore, 6/4)
Costanza mio core
2.9: (recitativo, c)
Non sai tu che l’ardire
3.9: (aria, 12/8)
Dunque che più si bada
4.9: (recitativo, c)
E con velata benda
5.9: (aria, re maggiore, c)
Vedi come stridente
6.9: (recitativo, c)
Ma di ciò non temer poiché i suoi strali

Trascrizione del testo poetico

C[os]tanza mio core
[…] e pur t’adoro

[…] dà bando al timore
[…]
Più non vale fuggir
Costanza mio core
Cupido t’assale
Dà band’al timore

Non sai tu che l’ardire
In un animo forte
È bastante a ferire anco la morte.

Dunque che più si bada
Già ti chiam’a tenzone
Già ti sfida a battaglia
In singolar agone.

E con velata benda
Opra d’eccelsa mano
Si mostra a te crudele
Per far pompa maggior di sua possanza.

Vedi come stridente
A battaglia t’invita
E minaccia ferita
Al tuo seno innocente

Ma di ciò non temer poiché i suoi strali
Non fan piaghe mortali
Né suo estremo valore
Porge altrui gran terrore
Quanto vedi però con doppio vanto
Non è forza d’amor opra è d’incanto.
E per maggior chiarezza
Di ciò ch’io t’accennai hor non t’avvede
Ch’ei sen vien baldanzoso
A sturbar tuo riposo
Tutto fuoco nell’acque
Spegner l’ardore.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione Cantate 60 [olim 60.1.51].9

Scheda a cura di Attilio Foresta Martin
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