Scheda n. 12078

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1660-1700

Titolo

Mio penziero lusinghiero

Presentazione

Partitura

Fa parte di

Arie e cantate (n. 12077/1)

Descrizione fisica

C. 1-10v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria, sol maggiore, 3/2)
Mio pensiero lusinghiero
2.1: (recitativo, c)
Se veloce t'aggiri
3.1: (aria, sol maggiore, c)
In quell'occhi al cui splendore
4.1: (recitativo, c)
Ma che giova infelice
5.1: (aria, re minore, 3/2)
Dall'aspre mie pene
6.1: Allegro(aria, re minore, 6/4)
Ma tu che rigida sei
7.1: (recitativo-arioso, c)
Larve sogni apprensioni

Trascrizione del testo poetico

Mio pensiero lusinghiero
Con insolite chimere
Vai turbando la mia quiete
Ferma più non volar trova le mete.

Se veloce t’aggiri
Verso dell’idol mio ivi t’arresta
Oh Dio contemplando quel viso
L’immagine vedrai del Paradiso.

In quell’occhi al cui splendore
Si ravviva il petto amante
Fissa tu quel pied’errante
Per consuolo a questo core
Scorgerai nuove stelle
E quanto nere più tanto più belle.

Ma che giova infelice
S’in così fatte idee
Vuol mia perfida sorte
Che lungi dal mio ben provi la morte
Benché sempre vicino
Quel bello mi figuri
Per mio tormento eterno
Provo presso del Ciel pronto l’inferno.

Dell’aspre mie pene
Pietosa o fortuna
Che nuove catene
La bella mi dà
Deh rompetela voi ahi per pietà.

Ma tu che rigida
Sei sempr’a me
Perché nieghi mercè.

Larve sogni apprensioni
Di mente tormentata
Da me sparite al fine
Mentr’il fato consente a mie ruine

Ed io ben scorgo invero
Le speranze fallaci
El ciel severo.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione Cantate 60 [olim 60.1.51].1

Scheda a cura di Attilio Foresta Martin
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